Olivier Giroud ha trascinato il Milan in queste prime giornate di campionato; ora dovrà essere bravo Stefano Pioli a gestirlo in Champions…
Nemmeno il più inguaribile degli ottimisti poteva ipotizzare un inizio simile per Olivier Giroud. L’attaccante ha trascinato il Milan in queste prime giornate di campionato, con quattro gol nelle prime tre partite: non era mai partito così bene in carriera. Arsenal, Chelsea, Montpellier, Tours: così bene come quest’anno in rossonero, mai. Una partenza folgorante che ha colto tutti di sorpresa, vuoi per la carta d’identità, vuoi per i tanti nomi presi dal Diavolo quest’estate, vuoi per la ricerca spasmodica un altro centravanti. Eppure lo aveva detto lui stesso pochi giorni fa, dopo la bella vittoria a San Siro contro il Torino: “Vice Giroud? Non so se c’è bisogno“.
Il francese è in forma e a dispetto dell’età sta trascinando il Diavolo in questo avvio di stagione. Ora la palla passerà inevitabilmente a Stefano Pioli: come gestire l’ex Arsenal? Sì perché con l’arrivo della Champions League, il transalpino dovrà per forza di cose riposare, rifiatare o comunque affrontare spesso qualche staffetta a gara in corso. Ma come si toglie dal campo un bomber del genere?
C’è qualcuno che scalpita
Milan, Giroud da sogno: come gestirlo tra campionato e Champions?
LEGGI ANCHE Verso Frosinone-Milan, designato Luca Pairetto: Pioli sorride. Il motivo
Ecco perché il compito del tecnico è arduo…ma anche necessario. L’anno scorso, per esempio, in tutto il periodo in cui il Milan è stato impegnato in Champions, “Olly” ha rallentato. Dal 6 settembre al 2 novembre della scorsa stagione, ovvero l’arco di tempo in cui sono andati in scena i match del girone, l’ex Chelsea ha segnato due gol in Serie A in sette partite, più altri quattro in Champions. Dal 14 febbraio al 16 maggio, ovvero dagli ottavi alla semifinale contro l’Inter, Giroud ha risposto presente all’appuntamento con il gol solo contro la Salernitana al Meazza.
Problemi in vista dunque? Forse, ma di certo meno dell’anno scorso. Sì perché Stefano Pioli dovrà sicuramente attuare un piano per gestire il ragazzo, ma a differenza di pochi mesi fa ha due alternative valide al francese. La prima risponde al nome di Luka Jovic. L’ex viola, sbarcato a Milanello nelle ultime ore di mercato, viene da un’annata da 13 gol con la Fiorentina, non esattamente uno da “polveri bagnate”.
La seconda alternativa è Noah Okafor. L’elvetico non è una prima punta e non può avere quel fiuto del goal di Giroud, ma può sopperire senza sfigurare in alcuni match all’assenza del francese o essere inserito in una staffetta con l’ex Arsenal. Okafor. Grazie soprattutto alla sua tecnica e alla sua velocità, è in grado perfettamente di gestire un match magari già in discesa. Vedasi per informazioni la vittoria contro la Roma all’Olimpico. Insomma, questa volta Pioli può permettersi davvero di gestire Giroud e di tenerlo a lucido per i match di cartello. Dietro il centravanti transalpino stavolta c’è qualità.