Partitone alla Dacia Arena fra Milan e Udinese, con le grandi magie di Zlatan Ibrahimovic che ne determinano il destino: la cronaca. Prove di fuga. Il Milan stenta a Udine rispettando la tradizione (il pareggio regnava sovrano nelle statistiche della vigilia), mette la testa avanti, si fa riprendere con un rigore molto dubbio e la risolve a una manciata di minuti dallo scadere con un gol da cineteca di Zlatan Ibrahimovic. Il suo leader indiscusso, sempre decisivo, devastante, mette la firma su un successo che consolida il primo posto in classifica in solitaria. I rossoneri salgono a 16 punti, a +4 dall’Atalanta e a cinque lunghezze dall’Inter di Conte.
Il goal del match è da spedire dritto al Louvre. Una rovesciata alla Ibra, splendido nell’esecuzione: campanile di De Mao, Ibra si avventa sulla sfera e al volo anticipa Becao. Zlatan ha messo la sua zampata sulla sesta partita consecutiva in Serie A (Sampdoria, Cagliari, Bologna, Inter, Roma e Udinese). Per lo svedese, però, non è una novità: ha collezionato un filotto di sei incontri nel 2012. Nell’era dei tre punti, anche Andriy Shevchenko aveva raggiunto quota sei. Correva l’anno 2001.
Calcio d’inizio…
L’Udinese apre con un cross teso di Pussetto sul quale si avventa in uscita bassa Gigio Donnarumma (rientrato dall’isolamento per la positività al Covid). È il 4′. Tre minuti più tardi Kessie cerca il taglio in area per Calabria, sul secondo palo, ma Davide non ci arriva. Il Milan insiste con Leao al centro per Saelemaekers, Alexis tocca appena con la punta del piede. Il gol è nell’aria. La magia è di Zlatan Ibrahimovic, che dal post basso (per usare un termine cestistico), spalle alla porta difende con il petto la sfera, la controlla, si gira e serve con un preciso assist Kessie sul dischetto; Franck non ci pensa un attimo e di prima indirizza in porta con un destro potentissimo. È 1-0. Dopo dieci giri di orologio l’Udinese si fa rivedere dalle parti di Donnarumma. Il Milan abbassa i ritmi, i padroni di casa crescono. Al 40′ Ibra impegna Musso con un destro secco, al 45′ l’Udinese reclama un calcio di rigore per contatto in area tra Zlatan e Okaka. Per il direttore di gara Di Bello non c’è nulla.
I rossoneri vincono in rimonta alla Dacia Arena di Udine e allungano in testa al campionato. In goal Kessie e Ibrahimovic
Cronaca, Udinese-Milan: è Ibracadabra e rossoneri in fuga
Nella ripresa il Milan rientra in campo un po’ sulle gambe, le fatiche della settimana si fanno sentire. Al 48′ Romagnoli stende in area Pussetto dopo aver toccato la palla, per l’arbitro e il VAR è calcio di rigore. All’Udinese il penalty mancava addirittura da 49 incontri. Lo trasforma De Paul. L’Udinese insiste, Pioli cambia: fuori Bennacer, Saelemaekers e Leao, dentro Tonali, Brahim Diaz e Rebic. Ante, al rientro dall’infortunio al gomito, è subito decisivo.
Dal suo piede nasce la rete del 2-1: palla a centro area, De Maio c’è ma la perde, arriva dalle parti di Ibra che al volo supera Becao e infila alle spalle di Musso. Di peso mette il punto esclamativo al match, una rovesciata da copertina che sa tanto di goal del weekend. Vale tre punti e l’ennesima vittoria del Milan che sotto alle due marcature a incontro non va ormai da oltre tre mesi (Milan-Atalanta 1-1). Pioli sorride e guarda avanti. Giovedì c’è il Lilla a San Siro.