Il derby d’Italia tra Inter-Juventus è anche la partita tra due società in cerca di una sostenibilità economica: e Red Bird?
La sfida che domenica sera alle 18 vedrà la Juventus impegnata sul campo dell’Inter non è solamente il derby d’Italia. E’ anche la partita che mette davanti due proprietà in cerca di una stabilità economica. Per quanto riguarda i bianconeri, parliamo di Exor, la società degli Agnelli, che detiene il controllo della Juve da ben 101 anni.
Il club nerazzurro, invece, è appena finito sotto il controllo di Oaktree, dopo che Suning (la società di Steven Zhang) non era riuscita a ripagare il debito con il fondo americano. Le differenze di investimenti delle due proprietà, al momento, sono enormi. Sì, perché ovviamente le tempistiche sono diverse. Oaktree (Suning, perdite per 36 milioni la scorsa stagione), comunque, dal suo arrivo ha già versato ben 47 milioni di euro. La holding degli Agnelli (rosso da 199 milioni), solamente negli ultimi 4 anni ne ha spesi 573. Entrambi i club, però, seguono la via della sostenibilità economica, con l’obiettivo di diminuire sempre di più le perdite.
Inter-Juventus, il derby d’Italia o dei conti: si gioca per la sostenibilità!
Inter-Juventus, il derby d’Italia o dei conti: sfida per la sostenibilità economica. E Red Bird?
LEGGI ANCHE Bologna-Milan si gioca nel 2025: c’è la data per il recupero. Ecco quando
E in tutto questo Red Bird? Il fondo di Gerry Cardinale, che detiene il controllo del Milan, invece, è sostenibile dal punto di vista finanziario. Dopo i 6,1 milioni della stagione 2022/2023, il club di via Aldo Rossi ha chiuso il bilancio 2023/2024 con un utile di 4,1 milioni. Altro che perdite…