Inter-Milan, Mister Conceicao ai microfoni prima del derby di Coppa Italia
Sergio Conceicao non fa retromarcia. In vista del derby di Coppa Italia contro l’Inter, il tecnico del Milan mantiene un atteggiamento combattivo, determinato a conquistare l’accesso alla finale. Allo stesso tempo, ha dovuto difendersi da quello che definisce un clima esterno ostile sin dal suo arrivo in rossonero. Chi si aspettava un passo indietro dopo le dure parole pronunciate nella conferenza stampa seguita alla sfida con l’Atalanta è rimasto sorpreso. Il tecnico portoghese resta convinto di aver svolto un buon lavoro nonostante le difficoltà incontrate. Tuttavia, il suo bilancio stagionale appare in contrasto con i numeri: la squadra, affidatagli quando era ottava in classifica e ancora in corsa per gli ottavi di Champions League, si trova oggi al nono posto, fuori da tutte le competizioni europee e reduce da eliminazioni pesanti contro avversari sulla carta inferiori come Dinamo Zagabria e Feyenoord.
Durante la conferenza stampa di presentazione del derby, Conceicao ha risposto a chi gli chiedeva conto del nervosismo mostrato negli ultimi tempi: “Di queste cose ne parlerò a fine stagione. Su tutto quello che sono stati i sei mesi di lavoro, su quello che abbiamo fatto bene e meno bene”. Una dichiarazione che sembra rimandare un confronto diretto con l’ambiente e con la società. Traspare la volontà del tecnico di togliersi qualche sassolino dalla scarpa una volta conclusa la stagione.
Il confronto con altri allenatori, come Paulo Fonseca, è inevitabile e impietoso, soprattutto alla luce dei risultati ottenuti e della gestione del gruppo. Conceicao, consapevole delle difficoltà interne, avrebbe già identificato le principali cause dei problemi rossoneri, divulgate da un suo ex collaboratore. Secondo queste fonti, il tecnico lusitano sarebbe stato deluso dalla qualità delle strutture di allenamento di Milanello, dalla condizione atletica generale della rosa, e da una mancanza di chiarezza nel progetto tecnico del club. Al centro delle sue critiche ci sarebbero inoltre l’assenza di supporto da parte della dirigenza, la lontananza del proprietario Gerry Cardinale, e la mancanza di coinvolgimento da parte di elementi chiave dello spogliatoio come Rafael Leao e Theo Hernandez.
In conferenza, alcuni giornalisti hanno ironizzato sul tono della frase “a fine stagione parlo io”, paragonandola a una vera e propria minaccia velata. Le tensioni sembrano destinate ad aumentare, in attesa di quelle che potrebbero essere le parole d’addio di Sergio Conceicao. Per il tecnico portoghese saranno gli ultimi istanti in rossonero?