La favola di Sacchi, Scamacca e del Milan che lasciò Milanello: questo e tanto altro nel racconto che abbiamo preparato per voi. Gianluca Scamacca ha ventun anni e un cuore che batte ogni mattina per il giuoco del calcio. Sogna di diventare uno dei grandi, un vincente, forse il migliore. Per qualcuno è già il nuovo Ibrahimovic. Etichetta assurda e atto crudele. Quel qualcuno afferma sicuro che il ragazzo di Ascoli, di proprietà del Sassuolo, la prossima stagione sarà a Milanello, proprio al posto del campione svedese. Il suo erede. In un lampo di pazzia narrativa, mi sono immaginato il giorno d’esordio a Carnago del giovane Gianluca, fiero e forse un po’ impaurito tra le segrete (e movimentate) stanze del centro sportivo rossonero.
Alcuni fili sottili non andrebbero mai spezzati. Immaginiamo così la storia della nostra più grande passione: passato e presente legato da un fragile filo di seta. Qui il compito (un dovere) è mantenerlo annodato, segno di rispetto e di continuità. Il Milan ha strappato troppi fili nel suo ultimo ingarbugliato decennio, tanto che fatichiamo davvero, oggi, a tenerne il conto. Alla delicatezza ragionata del passato si è contrapposta l’impulsività illogica del futuro, e il danno è stato quindi inevitabile. Il tentativo reiterato di ricostruire un grande castello sulla polvere delle rovine raccolte nelle stagioni precedenti, è stato chiaramente spazzato via da violente onde schiumose di realismo.
Ai nuovi Kakà, ai nuovi Shevchenko, ai nuovi Maldini si è aggiunto lui, l’ultimo arrivato sulle tastiere dei grandi pensatori. La moda li chiama “opinionisti”: qualcuno di loro si è costruito un orticello di nullità e semina pensieri che diventato il più delle volte sentenze. Gianluca Scamacca ha ventun anni e un cuore che batte ogni mattina per il giuoco del calcio. Ha gli occhi di chi sogna alla sua età di diventare “Scamacca”, un campione che firma autografi, alza trofei e festeggia tutto sotto la Curva. Per ora segna qualche gol, regala centinaia di scarabocchi ai fan che incontra per le vie di Ascoli, la Città nella quale si trova in prestito, dal Sassuolo, si offre per qualche selfie e conta le notifiche sul cellulare provenire dai Social Media, perché anche lì, nella vita virtuale, Gianluca sogna di diventare un calciatore migliore.
Il Milan ha strappato troppi fili nel suo ultimo ingarbugliato decenni: la storia di Sacchi e Scamacca
La favola di Arrigo, Scamacca e del Milan che lasciò Milanello
Ma il “futuro campione” non è un campione; è Scamacca, un ragazzotto che deve farsi le ossa prima di immaginare di diventare qualcuno. Neanche diventarlo…solo immaginarlo. Eppure una truppa di menti pensanti (quelli che se non sentenziano, polemizzano) ha estratto fin d’ora per lui e assegnato la medaglia più alta, l’etichetta finale, il Pallone d’Oro anticipato: è il nuovo Zlatan Ibrahimovic (che peraltro con l’oro di France Football non ha mai avuto un grande rapporto). Scamacca – ci dicono – assomiglia a Ibra per “qualità fisiche e atletiche sopra la media”, perché “ama le sfide”, perché “possiede il suo stesso carisma”. Ci dicono che Gianlu nel suo futuro veda il Milan, abbia dato priorità al Club italiano più vincente al mondo. Ammesso e non concesso che la promessa del Sassuolo sia davvero finita sul radar di Casa Milan, vorrei anche vedere.
Ieri notte mi balenava in testa una visione, sì, esatto, un’altra: che volete, saranno i segni che il lockdown sta lasciando nella mia bacata mente di giornalista-sognatore e che ogni giorno di reclusione in più prendono lentamente il sopravvento (…). Pensavo al primo giorno a Milanello di Gianluca Scamacca, il nuovo Ibra. Il silenzio invadeva il centro sportivo del Milan, i campi, il boschetto, la foresteria e i locali della club house. Un’atmosfera immaginifica di un tale livello che solo Tim Burton potrebbe davvero apprezzarla. Ecco, al netto delle esagerazioni – che sono sicuro mi vogliate concedere – le scene che seguono nelle prossime righe, a tratti assurde, spero lascino anche a voi qualcosa su cui ragionare, un significato o anche solamente un flebile e spontaneo sorriso.