Il terzino del Milan Theo Hernandez è stato assolto dalle accuse di violenza sessuale da parte di una modella. Ecco cosa è successo…
Il Milan si prepara a ospitare il Cagliari, sfida che sarà diretta da Matteo Marchetti. Con Stefano Alassio e Alessandro Cipressa in qualità di assistenti e Daniele Perenzoni quarto ufficiale. Per la sala di Lissone sono stati selezionati come VAR Aleandro Di Paolo e come AVAR Giacomo Camplone. Sergio Conceicao fino ad ora in due panchine conta altrettante vittorie, contro i sardi è a caccia del tris.
Oltre alle questioni di campo a fare notizia sono anche le notizie che riguardano la vita fuori dal rettangolo di gioco dei calciatori rossoneri. Tra questi quella che riguarda Theo Hernandez ha dell’incredibile, non certo con una connotazione positiva. Il terzino francese era stato accusato di violenza sessuale nel giugno 2017 quando militava nell’Alaves in prestito dall’Atletico Madrid (il 5 luglio 2017 sarebbe approdato al Real Madrid per 30 milioni di euro).
La condanna nei confronti della modella dopo le accuse false

Milan, condannata la modella che accusò Theo Hernandez di violenza sessuale. La storia
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La modella Luisa Krmemleva e il giocatore si erano visti in una discoteca di Marbella, con un successivo rapporto sessuale nell’auto del terzino del Milan (allora dell’Atletico Madrid ma al rientro dal prestito all’Alaves). Al suo ritorno presentava delle escoriazioni sulle ginocchia, procurate secondo lei a seguito di una spinta da parte del giocatore. Tutto ciò viene smentito dalle riprese delle telecamere di sorveglianza del locale, che mostrano la modella inciampare da sola, e che poi litigò con le sue amiche cadendo nuovamente a terra.
La donna sostiene che ci sia stato stupro, mentre la sentenza del Tribunale di Malaga dice l’esatto opposto. Sempre leggendo la sentenza viene scritto che la sua denuncia sarebbe stata una vendetta del fatto che Theo Hernandez non avesse accettato di seguirla a casa sua in un secondo momento “approfittando della notorietà” (scrive il Giudice) del calciatore. Luisa Krmemleva è stata condannata per calunnia e false dichiarazioni a sei mesi di carcere, frutto di un patteggiamento. Oltre alla pena detentiva, sospesa con la condizionale, la sentenza prevede anche il pagamento di una multa da 1800 euro per 6 mesi (10 euro al giorno).




