Il noto tifoso del Milan Dj Ringo, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato di Pioli e del suo operato da allenatore rossonero
Il Milan in questo momento della stagione è al terzo posto in classifica ed è agli ottavi di Europa League. Gli obiettivi, da qui al termine dell’annata, sono di assicurarsi la Champions League, magari superando la Juventus in classifica, e di arrivare in fondo nella competizione europea. Nonostante dei risultati ancora possibili, la figura di Stefano Pioli rimane al centro delle polemiche.
Il tecnico rossonero è molto criticato dai tifosi, sia per i risultati che per i tanti infortuni stagionali. E a proposito dell’operato dell’allenatore, Dj Ringo ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Il noto speaker ha detto di ritenere Pioli un bravissimo allenatore, ma gli ha anche attribuito alcune delle responsabilità riguardo ai problemi dei rossoneri. Le sue parole:
L’Inter è fortissima. Ma 13 punti sono troppi. Rincorrere ci sta, ma a 5-6 punti. Le colpe di Pioli? E’ l’allenatore, è il responsabile. E da quest’anno lo è ancora di più: ha accettato le scelte della società su Maldini e Massara, ma non ha chiesto aiuto e alla lunga ha sofferto questa situazione. Il club ha provato a mettere una pezza con Ibra, ma non è lo stessa cosa. Attenzione, io ritengo Pioli un bravissimo tecnico, lo Scudetto è stato fantastico, però noto che certi errori si ripetono.
Milan, Dj Ringo e gli errori di Pioli: per questo lo cambierei
Milan, Dj Ringo senza filtri: Pioli bravissimo, ma io cambierei allenatore
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Ringo poi ha spiegato quali sono stati secondo lui gli errori del tecnico. Si va dalla gestione dei cambi ai tantissimi infortuni, per cui non sono arrivate spiegazioni o scuse dallo staff. E poi ci sono anche i 5 derby consecutivi persi, scotto pesante per i milanisti. La spiegazione:
Alcuni cambi scellerati in questa stagione ci hanno fatto perdere parecchi punti, a volte ho trovato il turnover incomprensibile. E poi gli infortuni. Lo staff lo ha scelto Pioli, da tifoso avrei voluto sentire parole di scuse che invece non sono mai arrivate. Altro punto dolente sono i derby: cinque sconfitte consecutive, l’ultima per 5-1, sono davvero troppo. Io cambierei allenatore. Sono passati cinque anni, servono nuove idee. Se si cambia, però, il salto di qualità dovrà essere netto.