Nel tardo pomeriggio il Milan sarà impegnato all’Olimpico sulla sponda giallorossa del Tevere: breve focus tattico sulla Roma di Mourinho
Stessi punti – 56 – e stessa differenza reti (+14 per entrambe). Appaiate “ufficiosamente” in classifica ed entrambe ancora in gioco in terra europea – con tutta la differenza che passa tra Champions ed Europa League – Milan e Roma hanno pareggiato i conti anche nella partita d’andata. Quando, in seguito al doppio vantaggio rossonero (Kalulu, Pobega), Ibañez e Abraham nelle battute finali della diciassettesima giornata permisero alla banda di Mourinho di tornare nella capitale con un prezioso punticino. Comunque sia: ufficialmente la compagine meneghina occupa la quarta posizione, mentre i romani devono accontentarsi del quinto posto. Minimo ma comunque importante vantaggio.
Proprio per via della suddetta differenza tra una partecipazione alla prima piuttosto che alla seconda competizione continentale, tutt’altro peso avranno i tre mattoncini che si contenderanno il Diavolo e la Lupa nel pomeriggio odierno. Il risultato dello Stadio Olimpico infatti potrebbe essere un punto cruciale di questa affollatissima corsa dove – dall’Atalanta alla Lazio – può ancora succedere di tutto. Più ci si avvicina alla fine del campionato, più ogni particolare acquisisce importanza. Ecco perché è bene sapere come giocherà l’undici capitanato da Pellegrini.
Roma-Milan, come giocano i padroni di casa
Milan, focus tattico sulla Roma
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Partiamo la nostra breve analisi dal modulo utilizzato dal tecnico portoghese. Al di là di qualche sporadico episodio – a inizio mese contro la Samp e precedentemente contro la Fiorentina – la Roma si schiera con un oliato 3-4-2-1, nel quale i due centrali di centrocampo (con ogni probabilità Cristante e Matic) sono chiamati ad effettuare quello che comunemente viene chiamato “elastico”. Vertice basso e vertice alto: quest’ultimo può così dar manforte al tridente. In linea generale la Roma è una tipica squadra dell’ex interista, che allo spettacolo preferisce gamba e pragmatismo.
Scelte obbligate dietro, dove le defezioni di Smalling e Llorente faranno spazio al finora poco utilizzato Kumbulla. Per il centrale albanese sarà la quinta da titolare in questa Serie A. In fase di non possesso i giallorossi tendono a chiudersi con una linea a 5, dove i due esterni di centrocampo si abbassano sulla linea di difesa. Sebbene i capitolini non disdegnino la verticalità, il Milan dovrà fare molta attenzione a non lasciare troppo spazio tra i quattro dietro e i due mediani: in quei metri infatti i trequartisti giallorossi – al di là di chi giocherà, ogni profilo ha nelle proprie corde questa caratteristica – spesso e volentieri sanno sfruttare al meglio questa porzione di campo. Occhio alle fasi di transizione: il portoghese da sempre attento a questi tanto particolari quanto decisivi frangenti di gioco, ha catechizzato a dovere i suoi. I piedi buoni della Roma dello Special One insomma non colpiscono solamente da azione manovrata. Per il resto con Dybala reduce da una noia alla caviglia (l’argentino scioglierà ogni riserva solo all’ultimo), ballottaggio Belotti-Abraham per il ruolo di centravanti.