Milan Futuro, possibile ripescaggio in Serie C per la seconda squadra dei rossoneri. Ecco lo scenario
Il Milan Futuro chiude una stagione amarissima con la retrocessione in Serie D, diventando così la prima seconda squadra a scendere così in basso. Un evento storico, reso possibile dal nuovo regolamento che da quest’anno consente anche ai club con calciatori sotto contratto professionistico di partecipare a campionati dilettantistici. Tuttavia, nonostante il quadro apparentemente compromesso, una piccola possibilità di salvezza rimane aperta grazie a una specifica previsione normativa.
I comunicati ufficiali numero 280 e 281 della FIGC stabiliscono chiaramente che le seconde squadre non possono né essere ripescate in caso di esclusioni per motivi amministrativi, né riammesse in caso di rinuncia di altri club. Ma esiste una deroga nel regolamento: una seconda squadra può essere iscritta come “nuova partecipante” se nessun altro club di Serie A ha presentato domanda per creare una propria squadra B. È il caso, ad esempio, dell’Inter, che è in pole position per ottenere il primo eventuale posto libero in Serie C.
Per le riammissioni si considera solo la classifica finale: in caso di rinuncia, viene ammessa la miglior retrocessa disponibile. Per i ripescaggi, invece, si attinge da tre graduatorie: la prima riguarda le seconde squadre (con l’Inter in vantaggio), la seconda i vincitori dei playoff di Serie D (il Ravenna è in testa, seguito dalla Reggina), la terza le retrocesse dalla Serie C, dove la Pro Patria dovrebbe essere davanti a tutti.
Se si dovessero liberare almeno quattro posti in Serie C, il Milan Futuro potrebbe tornare in gioco sfruttando proprio questa possibilità regolamentare. Molto dipenderà dal numero di società bocciate o rinunciatarie dopo la scadenza delle iscrizioni, fissata per il 6 giugno. Solo allora sarà più chiaro se il club rossonero potrà usufruire di questa “seconda chance” e mantenere la propria seconda squadra tra i professionisti.