Il direttore tecnico del Milan Geoffrey Moncada ha raccontato la scelta di puntare su un profilo come Fonseca per la panchina del Diavolo
Arrivati a circa un terzo della stagione, tra i tifosi del Milan sorge spontanea una domanda: ma perché è stato scelto Paulo Fonseca come sostituto di Stefano Pioli sulla panchina del Diavolo? La risposta arriva direttamente dal responsabile dell’area tecnica del club di via Aldo Rossi Geoffrey Moncada. Quest’ultimo ha, infatti, rilasciato una lunga intervista e si è soffermato su diversi temi.
Tra questi anche le motivazioni che hanno spinto la dirigenza rossonera a scegliere l’ormai ex allenatore del Lille, in sostituzione di Stefano Pioli, che al momento della separazione con il Milan aveva ancora un anno di contratto. Ecco le parole del direttore tecnico:
Paulo ha uno stile di gioco, l’abbiamo visto al Lille, che il Milan penso debba avere. Giochiamo a Milano e a San Siro, dobbiamo controllare il gioco e la palla. Dobbiamo essere solidi su questi punti. Paulo ha una bella capacità di lavorare, fa allenamenti interessanti. Lavora individualmente e col collettivo. Per esempio può lavorare con tutti i centrocampisti: dopo l’allenamento prende quattro-cinque centrocampisti e fa un lavoro specifico con loro. Siamo a novembre, a fine stagione sono sicuro che vedremo tanti giocatori che avranno fatto uno step enorme con lui
Milan, Geoffrey Moncada racconta la scelta di puntare su un tecnico come Paulo Fonseca. Ecco le parole
Milan, Geoffrey Moncada: Paulo Fonseca? Vi spiego il perché della scelta
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Questo, invece, il passaggio di Moncada sull’obiettivo del Milan:
Le top 5 europee sono il City, il Liverpool, il Bayern ecc. Noi vogliamo provare almeno ad avvicinarci, ma non è facile. Anche il Liverpool ci ha messo otto anni per arrivare a questo livello, prima non era così. Hanno fatto un lavoro importante. Però hanno avuto una strategia con un coach che ha una metodologia di gioco precisa. Noi vogliamo fare questo tipo di metodologia di gioco con un coach che ha le idee chiare e sviluppare i giocatori
Il direttore tecnico rossonero ha, poi, parlato del delicato momento vissuto da Rafael Leao, affermando come la società abbia sempre supportato il portoghese:
Sì, lavoriamo insieme ogni giorno. E adesso penso che Leao sia totalmente diverso. Basti vedere le sue prestazioni a Madrid, a Cagliari e in nazionale. Sono situazioni che possono succedere, non si è sempre perfetti altrimenti sarebbe troppo facile. Bisogna accettare che i calciatori possano avere momenti di difficoltà e supportarli come abbiamo fatto io e Zlatan con Rafa, dandogli supporto e un confronto costruttivo. Siamo una famiglia




