L’ad del Milan Giorgio Furlani ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all’inchiesta su RedBird, ecco le sue parole in merito…
La proprietà del Milan è al centro di un’inchiesta sul passaggio delle quote dal precedente proprietario Elliot e quello attuale RedBird. Il numero uno rossonero Gerry Cardinale ha già espresso la sua estraneità alla vicenda, precisando la trasparenza dell’operazione per l’acquisizione del club milanese.
L’amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport, tra i temi trattati inevitabilmente anche quello legato alla società rossonera e all’inchiesta che la vede suo malgrado protagonista. Ecco cosa ha detto il dirigente rossonero, soffermatosi anche sul piano di ampliamento economico di Gerry Cardinale:
Nuovi ricavi?
Certamente dallo stadio. Per essere veramente e costantemente competitivi in Europa devi stare al passo con gli altri club e senza uno stadio che sia adeguato al 2024, e non al 1960, di fatto operi monco. Il progetto San Donato è quello che abbiamo trovato più attrattivo, andiamo avanti su questa strada. Dal sindaco Sala e da WeBuild ci è stata proposta l’idea di un progetto di ristrutturazione di San Siro, di cui non conosciamo i dettagli. Ascoltiamo le varie opzioni, ma la strada maestra resta San Donato. Tempi? Ipotesi 2028-2029, ma non mi sbilancio.
Le parole del dirigente rossonero sull’inchiesta
Milan, Giorgio Furlani: inchiesta RedBird? Siamo infastiditi ma..
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Premesso che il vendor loan, di cui tanto si parla, scade nella seconda metà del 2025,nonc’ènientedi imminente. Sul tema socio non ci sono trattative in corso. In ogni caso il controllo del Milan è e rimarrà di RedBird.
Timori sull’inchiesta?
La temiamo zero, il proprietario del Milan è RedBird dall’agosto del 2022. Elliott ha concesso un vendor loan che è uno dei tanti modi possibili per concludere un’operazione di questa portata. Non c’è niente di nascosto, è tutto molto trasparente, i fatti sono facilmente verificabili. Giusto che le autorità facciano il loro dovere, rimaniamo pienamente collaborativi. L’unico desiderio è che si faccia in fretta, nell’aria è inevitabile un po’ di fastidio.
Queste la parole del dirigente rossonero, il quale riconosce il fatto che gli inquirenti stiano esercitando semplicemente la propria professione senza però nascondere il fastidio legato magari ad alcune speculazioni che in queste settimane stanno circondando il Diavolo. La sosta delle nazionali da questo punto di vista non ha aiutato. Senza partita ci si è soffermati soprattutto sull’extra campo.