Milan, la nuova edizione della Champions League porta delle novità economiche: ecco quanto potrebbe incassare il club di Gerry Cardinale
La prossima edizione della prestigiosa Champions League porterà con se grandissime novità sia dal punto di vista dell’organizzazione e del format, che per quanto riguarda il lato economico. Sì, è così il club di Gerry Cardinale potrebbe incassare davvero un gran bel bottino, ma andiamo per gradi. Dalla stagione 2024/2025, infatti, il torneo passa da 32 a 36 squadre, tutte in un unico girone.
Tutti i club disputeranno almeno 8 partite, non più 6, di queste 4 in casa e 4 in trasferta. Ci sarà il sorteggio, così strutturato: 36 squadre suddivise in 4 fasce da 9 squadre in base al loro coefficiente Uefa (Il Milan sarà l’ultima squadra della seconda fascia tra quelle con accesso diretto alla prima fase. Questo significa che se dai playoff emergerà una squadra qualificata con ranking più alto di quello dei rossoneri, Leao e compagni scaleranno in terza fascia). Ogni club viene sorteggiato con due di ciascuna urna e non sono previsti derby già nella prima fase. Per le qualificazioni, questo è il modello da seguire: le prime 8 classificate del girone unico vanno direttamente agli ottavi di finale. Dalla 9^ alla 16^ vanno ai playoff come teste di serie, dalla 17^ alla 24^ vanno ai playoff come non teste di serie e dalla 25^ alla 36^ sono eliminate.
Milan, la nuova edizione della Champions League fa ricco Gerry Cardinale. Le cifre e le novità
Milan, la nuova Champions League fa ricco Gerry Cardinale. Cifre e ricavi
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Per quanto riguarda il lato economico, invece, le squadre italiane incasseranno 50-55 milioni di euro solamente per la partecipazione. A questa cifra, si aggiungeranno poi i ricavi derivanti dai risultati (2 milioni per ogni vittoria nella fase a gironi), dal botteghino e dai bonus delle sponsorizzazioni. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, è anche cambiato il sistema di distribuzione alle squadre, che darà maggiore importanza alla partecipazione e ai risultati. Market pool e ranking storico, invece, avranno meno peso a livello remunerativo.