Nel Milan e nelle altre grandi squadre ci sono tanti stranieri e Luca Toni ha rimproverato di avere pochi italiani anche il club di Cardinale
Nei maggiori campionati europei ci sono sempre meno italiani. Sono solo 13 infatti gli azzurri che militano in uno dei 5 top campionati europei (Serie A esclusa, ovviamente). Un numero decisamente basso, soprattutto se si guarda al passato anche recente. Su questo tema, La Gazzetta dello Sport ha intervistato Luca Toni, che all’estero ha giocato e fatto molto bene con il Bayern Monaco.
Per spiegare la mancata “esportazione” di talenti, l’ex centravanti ha parlato del problema del numero esiguo di italiani nei grandi club della Serie A, come Milan, Inter, Juve e Roma, che ne hanno sempre di meno. Il club di Cardinale anche nella scorsa estate aveva puntato soprattutto sugli stranieri. Le sue parole:
Il problema secondo me non è se e perché pochi calciatori italiani vanno a giocare all’estero, ma perché non ci sono più italiani nei grandi club nostrani? Quanti gli azzurri in Inter, Milan, Juve, Roma? E così non creiamo più giocatori di alto livello. Se non ne abbiamo noi in casa come facciamo a esportarne?
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Toni ha parlato del problema dei settori giovanili, in particolare delle formazioni Primavera, che spesso hanno tanti giocatori stranieri e questo crea a catena dei problemi sia alle squadre di club che alla Nazionale. Il commento:
Le nostre squadre Primavera più forti hanno pochissimi italiani e quindi è chiaro che non ne tragga beneficio la prima squadra e così via le varie nazionali Under e quella dei grandi, e tutti i vari campionati. Per andare all’estero devi avere la vetrina o della Champions League o della nazionale, altrimenti il mercato non ti vede neanche. Se non ricordo male il Lecce nella scorsa stagione ha vinto il campionato Primavera schierando solo stranieri. Molti club ne sono zeppi. Per me il decreto crescita non ci ha aiutato, perché ha facilitato anche l’arrivo degli stranieri a livello giovanile, oltre che in Serie A.




