Matteo Salvini furioso dopo il pareggio del Milan contro il Genoa: RedBird non rispetta la storia del Diavolo! La rabbia del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo Italiano
Matteo Salvini non le manda a dire. L’attuale Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo Italiano sfoga la sua rabbia contro RedBird dopo il pareggio deludente del Milan in casa contro il Genoa.
Il suo intervento durante la trasmissione QSVS di Telelombardia:
Ero a casa a vedere questo emozionante 0-0. Magari il Milan tornasse in futuro a avere una proprietà italiana. Temo però che molti tifosi si stiano rendendo conto che da parte di questa proprietà manchi il rispetto della nostra storia, l’affetto. Mi sembra che si viva di ricordi
Matteo Salvini deluso: è un Milan senza anima! La sua analisi
Milan, Matteo Salvini furioso contro RedBird: non rispetta la storia del Diavolo. Le dichiarazioni
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Il Ministro del Governo Italiano esprime tutta la sua delusione in vista di tifoso. I risultati e la classifica non sono niente altro che il frutto di una squadra senz’anima: non basta il fatturato per portare una squadra al successo!
Il punto di vista di Matteo Salvini:
Mia figlia che ha 12 anni non so se vedrà mai il Milan vincere. Con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani c’era passione e oggi mi sembra che quella passione si sia spenta. Il calcio non è solo business o fatturato. Se metti in campo una squadra senza anima, questi poi sono i risultati
Infine, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sottolinea come il suo pensiero non sia dettato solamente dalla nostalgia ma anche dalla realtà: senza passione non si va da nessuna parte!
Matteo Salvini conclude il suo intervento con un briciolo di rimpianto per il palo colpito da Alvaro Morata. Un’opportunità che se fosse stata sfruttata avrebbe dato tutto altro sapore alla serata del Milan e alla festa dei 125 anni del club:
Non si tratta di essere nostalgici, però penso che tutti stiano notando che senza passione, sudore, fatica e rispetto si possa andare poco lontano. Se poi Alvaro Morata avesse segnato quando colpisce il palo probabilmente staremmo parlando di altro