Altra sconfitta in trasferta contro una big: al San Paolo Milan battuto 2-1 dal Napoli. La classifica non lascia spazio alla fantasia…
13 partite giocate, 6 vittorie, un pareggio e 6 sconfitte, tutte contro le squadre davanti al Milan in classifica. I rossoneri occupano il settimo gradino della graduatoria: francamente, a leggere questi numeri ad agosto, non ci avrebbe creduto nessuno. L’entusiasmo estivo, gli acquisti, i 65.000 di Milan-Craiova sono svaniti nel nulla, sostituiti dalla familiare sensazione che questa sia un’altra stagione d’intermezzo. L’ennesima. Una sensazione decisamente familiare ai tifosi del Milan, resa concreta dalla fredda realtà della classifica della Serie A.
Ad oggi, al netto di 13 partite giocate, il Milan è a -7 punti dal sesto posto, primo piazzamento utile per l’accesso all’Europa League, attualmente occupato dalla Sampdoria. Rossoneri a quota 19 punti, Doriani a 26. Tra le due, non è la Sampdoria ad aver speso quasi 250 milioni sul mercato…Ancor più distante il quarto posto utile per l’accesso alla Champions League: 11 lunghezze distanziano i rossoneri dalla Roma, e va anche considerato il fatto che il Milan è svantaggiato negli scontri diretti, in caso di piazzamento alla pari. Rimane comunque da giocare la carta Europa League: vero che la qualificazione non è in discussione, ma sarà molto difficile nei turni ad eliminazione diretta trovare avversari abbordabili come AEK e Rijeka.
Nonostante tutto, il Diavolo ha già dato prova di saper rimontare una pessima partenza in campionato nel corso dell’anno. Senza tirare in ballo l’incredibile Scudetto 1998-99, con il Milan quarto a dicembre e campione d’Italia a maggio, nel 2013 il Milan si trovò ottavo a metà stagione, tenuto in piedi solo dalle prodezze di Stephan El Shaarawy, ma arrivando clamorosamente terzo a fine anno, qualificandosi quindi per la Champions League, dopo un’incredibile rimonta a suon di vittorie. Le prossime 5 partite, che chiuderanno il girone d’andata, sono decisamente abbordabili: contro Torino, Benevento, Bologna, Verona, Atalanta e Fiorentina l’imperativo è non sbagliare. Altrimenti, ogni possibile tentativo di raddrizzare l’ennesima stagione maledetta sarà inutile.