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Milan, Oliver Bierhoff: un tedesco campione d’Italia

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Oliver Bierhoff ai tempi del Milan

Questa sera Udinese-Milan, impossibile non pensare a Oliver Bierhoff: il tedesco diventò campione d’Italia con la maglia rossonera

Tra poco meno di quattro ore il Milan sarà chiamato a riscattare il deludente pareggio interno contro la Salernitana nella tana dell’Udinese. Valida per la ventisettesima giornata di campionato, la gara del Friuli – al di là dell’importanza per la classifica rossonera – non può che far tornare alla mente intrecci di mercato lontani ormai un quarto di secolo.

Era l’estate del 1998 e dopo due stagioni alquanto negative – con il Diavolo fuori dall’Europa – in casa rossonera arrivavano forze fresche proprio dalla miglior Udinese di sempre. Certo, mister Zaccheroni e il terzino danese Helveg. Ma il pezzo pregiato di quella campagna acquisti fu senza ombra di dubbio Oliver Bierhoff. Fresco del titolo di capocanniere (ventisette reti), il tedesco timbrò anche in tre occasioni nel mondiale francese. Per il biondo di Karlsruhe la grande occasione dopo un inizio carriera passato a segnare tra Germania, Austria (Salisburgo) e Italia – Ascoli e, appunto, la sopracitata compagine friulana.

Udinese-Milan è anche la storia di Oliver Bierhoff

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La prima stagione a Milano (1998/99) è la migliore di Bierhoff in maglia rossonera: la storia del sedicesimo scudetto è raccontata anche nelle diciannove reti in campionato dell’ormai ex dirigente della federazione tedesca. Di tutti questi centri ben quattordici arrivarono dal cielo. Sì, perché il centravanti teutonico nel gioco aereo non aveva rivali e – senza timore di essere smentiti – possiamo affermare che sul finire del secolo scorso sia stato il miglior colpitore di testa del globo.

Rimarrà con il Diavolo altre due stagioni. Dopo l’esplosione di Shevchenko e l’arrivo di Inzaghi lascia con centodiciannove presenze e quarantaquattro gol in tutte le competizioni. La prima a San Siro contro il Bologna, l’ultima in un pirotecnico 3-3 in quel di Lecce. Giocherà poi nel Monaco e – ancora in Italia – nel Chievo Verona.

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