Milan, le parole del Governatore del Friuli, Massimiliano Fedriga, sul caso razzismo che ha coinvolto Mike Maignan: “Daspo punizione forte”
Svolta nel caso Maignan. Dopo aver individuato il primo tifoso dell’Udinese responsabile degli insulti razzisti indirizzati al portiere del Milan, la Polizia di Udine ha identificato altri quattro tifosi. A questi è stato comminato un Daspo per cinque anni, massima misura prevista per soggetti non recidivi.
Prosegue dunque l’attività della Polizia di Stato, che ha esaminato e visionato le riprese dell’impianto di videosorveglianza del Bluenergy Stadium. I risultati sono stati evidenti, con già cinque persone identificate come responsabili dei cori razzisti intonati a Maignan. Nel frattempo, intervenuto a Radio Serie A, il Governatore del Friuli Venezia-Giulia, Massimiliano Fedriga, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla vicenda.
Milan, caso razzismo Maignan. Massimiliano Fedriga sul Daspo a vita
Milan, razzismo Maignan, Massimiliano Fedriga: Daspo a vita punizione forte
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A Radio Serie A è intervenuto il Governatore del Friuli Venezia-Giulia, Massimiliano Fedriga, rilasciando alcune dichiarazioni in merito al caso dei cori razzisti intonati a Mike Maignan durante Udinese-Milan. Ecco le sue parole:
Il Friuli ha sempre dimostrato di essere una regione accogliente e l’Udinese ha sempre fatto lo stesso. I giocatori stranieri qui si sono sempre integrati bene e ritengono Udine la loro città.
Ciò che è accaduto sabato sera durante Udinese-Milan è stato gravissimo, spiega Fedriga. Lo stesso ha posto l’accento sull’importanza di individuare tutti i responsabili e comminare loro punizioni esemplari:
Purtroppo gli episodi accaduti sabato sera sono gravissimi e le generalizzazioni fatte in questi giorni sono inaccettabili. Per fortuna non era coinvolto tutto lo stadio, ma solo quattro delinquenti, anche se questo non cambia assolutamente la gravità dei fatti. I responsabili verranno individuati e le punizioni devono essere esemplari. Il Daspo a vita mi sembra una punizione forte e corretta. Servono soluzioni che disincentivino l’accadere di questi episodi.