Secondo un’indiscrezione de La Repubblica il Milan di Cardinale potrebbe cedere delle quote, se non la maggioranza, al fonda arabo PIF…
Il Milan sta ritrovando i suoi equilibri in campo, il terzo posto è sempre più saldo e se dovessero esserci dei passi falsi tra Inter e Juventus potrebbe anche inserirsi nella corsa allo scudetto. Nel frattempo la ristrutturazione economica del club iniziata dal fondo Elliot ha portato al cambio di gestione di RedBird con Gerry Cardinale che ha pagato il club rossonero ben 1,2 miliardi di euro.
Adesso però secondo un’indiscrezione de La Repubblica potrebbe esserci il terzo ribaltone societario, dopo il passaggio al fondo Elliot (2018) si è passati a RedBird (2022) in concomitanza con la vittoria del 19° scudetto della società meneghina. Adesso il 2024 potrebbe essere l’anno del terzo cambio in società?
Il retroscena
Milan, La Repubblica: PIF al posto di Cardinale? L’offerta
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L’idea sarebbe quella di cedere una quota minoritaria, poco sotto il 50%, a 550 milioni di euro. Ossia il debito di RedBird nei confronti di Elliot al momento dell’acquisto del club nel 2022. Questo permetterebbe poi al fondo PIF (Public Investment Fund) di poter andare a fondo nella trattativa con un ulteriore pacchetto azionario diventando così socio di maggioranza.
Il Milan non ha mai dichiarato ufficialmente di voler vendere i club, e sicuramente in caso ci fossero delle offerte non sarebbe così veloce l’ipotetica trattativa. La volontà sarebbe quella di provare a convincere Cardinale a cedere il club entro l’estate.