Milan, attese novità per il match di domenica contro il Sassuolo. Si scalda De Ketelaere, Pioli potrebbe puntare sul belga titolare dopo quattro mesi dall’ultima volta.
Dopo la batosta di Roma, il Milan ha ripreso a lavorare subito, senza giorni di riposo per riordinare le idee. Pioli le idee ha provato a ricomporle sui campi di Milanello («Non vorrei nemmeno parlare, questo è il momento di metterci a lavoro e stare zitti» aveva detto al termine di Lazio-Milan, nella pancia dell’Olimpico, sconsolato per l’ultima pesante sconfitta dei suoi. Il tecnico prevede qualche cambio nella formazione che domenica a pranzo affronterà il Sassuolo a San Siro.
Nessuna novità sul copione (confermato il 4-2-3-1), qualcosa però muterà nella scelta degli attori che dovranno recitarlo. È presto – va detto – per delineare con certezza l’undici probabile, qualche segnale però già ieri da Carnago è arrivato, forte e chiaro. Stefano Pioli dovrebbe far “riposare” Brahim Diaz, tatticamente in panne martedì sera contro i biancocelesti. Per il posto al centro della trequarti è candidato Charles De Ketelaere, che dopo quattro mesi potrebbe tornare titolare.
La scelta è quasi obbligata. Pioli infatti è indirizzato a schierare Rade Krunic in mediana insieme a Sandro Tonali (Bennacer è squalificato), Adli non convince e quindi da “10” resta solo il “nuovo Kakà”, mai sbocciato fin qui dal suo arrivo a Milanello la scorsa estate. Che stia arrivando per CDK la volta buona?
Milan-Sassuolo, Pioli adesso cambia per davvero
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In sei là davanti si giocano poi tre caselle: Saelemaekers e Messias a destra (con l’ex Anderlecht in netto vantaggio sul brasiliano), Leao e Rebic a sinistra, Giroud e Origi duellano in allenamento per conquistare domenica il ruolo di centravanti. La grande decisione spetta solo al tecnico e riguarda Olivier: il bomber francese è stanco e il Milan tra una settimana affronterà di nuovo l’Inter nel derby, questa volta in campionato (e Giroud ovviamente ci sarà). Forse far riposare il capocannoniere della Francia oggi per un turno, non è poi scelta così insensata.
