Sergio Conceicao si presenta ai tifosi del Milan fissando subito gli obiettivi da raggiungere: qualificarsi alla prossima Champions League e…
Sergio Conceicao ha le idee chiare. Il Milan dovrà riuscire a qualificarsi alla prossima Champions League al termine di questa stagione.
L’allenatore portoghese si presenta così ai suoi nuovi tifosi rivelando chiaramente quali saranno gli obiettivi da raggiungere per la formazione rossonera. Senza dimenticare la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita dove esordirà contro la Juventus in semifinale il prossimo 3 gennaio.
Un’altra competizione e in quanto tale da provare a vincere per un club storico come lo è il Diavolo:
Tutti vogliamo una cosa: che il Milan arrivi in Champions, e c’è già un trofeo in palio. Siamo il Milan
Sergio Conceicao: orgoglioso di essere al Milan ma…
Milan, Sergio Conceicao fissa l’obiettivo: vogliamo arrivare in Champions League e…
LEGGI ANCHE Milan, Zlatan Ibrahimovic chiede scusa a Paulo Fonseca e ai tifosi! Le parole
L’ex tecnico del Porto è orgoglioso di essere al Milan. Un orgoglio che devono mostrare i giocatori che devono avere la sua stessa fame e lo stesso desiderio di vincere dei tifosi: devono essere orgoglioso di giocare nella squadra rossonera.
Le parole di Sergio Conceicao:
Noi possiamo cambiare sistema, dopo c’è tutto lo spirito e la mentalità della qualità, che questa non è negoziabile. Questa fame di arrivare a fine partita sapendo di aver dato tutto per vincerla non è negoziabile. La vivo intensamente la partita, e voglio che i miei giocatori lo facciano come me, proprio come i tifosi. È questa la strada da intraprendere. Devono brillargli gli occhi quando entrano a Milanello
L’allenatore portoghese conclude la sua conferenza stampa di presentazione lanciando un messaggio ai propri calciatori. Tutti uguali nello spogliatoio davanti ai suoi pur essendo cosciente dell’importanza della storia dietro ciascuna persona.
L’avvertimento del nuovo allenatore del Milan alla squadra:
Per me sono uguali per come gestisco lo spogliatoio. Non faccio la differenza se ha 17 anni o 37, dipende da cosa farà in allenamento. Se si allenerà al massimo, ma non il loro, ma un altro limite. Vermanete non ci sono differenza. Nello spogliatoio loro sanno che il discorso è uguale per tutti. Dopo ci sono discussioni personali. A me piace capire tutta la storia dei giocatori che ho a disposizione, vado a vedere chi ha il papà, la mamma, c’è una storia dietro per avere dei comportamenti dentro la squadra