La questione stadio per il Milan entra nel vivo: oggi il colloquio tra la società rossonera, l’Inter e il sindaco Sala…
Da avversari ad alleati. Milan ed Inter, dopo lo scontro sul prato di San Siro in Champions League, ed in attesa del secondo round tra una settimana, si incontrano di nuovo…ma lontano dal manto verde. Le due società vogliono infatti proseguire, seppur in modo diviso, il discorso stadio…
Addio San Siro
Il Meazza resterà almeno nelle prossime stagioni la casa dei due club meneghini…ma solo temporaneamente. Diavolo e nerazzurri hanno infatti deciso in modo piuttosto netto di chiudere con San Siro; le parole di Paolo Scaroni, presidente rossonero, vanno in questa direzione: il club ha bisogno di un impianto sportivo all’avanguardia.
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Stadio prioritario per Milan ed Inter: i club a colloquio con Sala
Come riportato da La Repubblica, oggi andrà in scena un incontro a tre tra il sindaco di Milano e i rappresentanti dei due club meneghini. Focus puntato sulla vicenda legata allo stadio ed al vincolo storico per interesse culturale che potrebbe cadere a partire dal 2025. Un vincolo che sta limitando, e non poco, il progetto dei due club.
Prima di compiere ulteriori passi in avanti, Milan ed Inter vogliono fare luce sul possibile abbattimento del Meazza e sul referendum indetto dai comitati che chiedono la conservazione dell’impianto.
Milan, progetto stadio nel vivo: colloquio in corso con Sala e l’Inter
Le parole di Scaroni
Nel colloquio di oggi la questione stadio dovrebbe finalmente compiere un passo avanti decisivo. In un senso oppure nell’altro. Ma una cosa è certa: il Milan – ma in realtà anche l’Inter – non intende più proseguire con il Meazza. Intenzione che ha ribadito, poche ore fa, il presidente del Diavolo Paolo Scaroni:
«Noi, come Milan, valutiamo tante possibilità. San Siro ha grandi punti di domanda, ogni passaggio col Comune rende tutto economicamente meno attrattivo. A parte questo, abbiamo degli interrogativi che cominceremo ad affrontare presto. In parallelo, noi del Milan non rinunciamo a studiare altre ipotesi: ne abbiamo in mente un paio, realistiche, fuori dal comune di Milano. Lavoriamo anche su queste, perché non possiamo limitarci ad avere un’unica ipotesi su un tema così importante. Certo, costruire uno stadio è un’esperienza titanica: in qualunque situazione ci sono delle opposizioni agguerrite che obbligano a fare un passo indietro. Deadline? Credo che entro questa estate arriverà una decisione»
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