Fik Tomori mette le cose in chiaro, fin da subito. Si parla adesso: «Vogliamo vincere tutte le partite, che siano amichevoli o partite vere. Domani vogliamo dimostrare chi siamo. Scudetto? Siamo il Milan e vogliamo vincere». Sguardo da leader, tono da condottiero. Il centrale di Pioli ha incontrato la stampa in conferenza alla vigilia della sfida alla Juve, secondo test match del Soccer Champions Tour. Questa sera (quando in Italia saranno lo 4.30 del mattino) il Diavolo si misurerà con la Vecchia Signora sul verde dello stadio dei Los Angeles Galaxy.
In conferenza Tomori ha spiegato che Pulisic «contro il Real ha dimostrato di poter fare sempre la differenza, ma è sempre stato così», che «si allena bene e si sta trovando bene nel gruppo» e che Leao invece «sta diventando un uomo». Su Rafa Fik ha aggiunto: «Lo ascoltiamo quando parla. Sono contento che possiamo vedere questa sua maturità, spero che possa portare questa mentalità sul campo».
Milan, Tomori parla da leader e avvisa la Juve: «Vogliamo vincere sempre»
Milan, Fik Tomori non le manda a dire alla Signora
Il Milan ha cambiato molto rispetto alla scorsa stagione: «Sentiamo in campo che abbiamo una squadra forte. Ci sono situazioni che dobbiamo migliorare. Con i nuovi giocatori è difficile avere subito una connessione perfetta sul campo. Vogliamo vincere ancora, non abbiamo fatto come volevamo l’anno scorso. Possiamo migliorare ancora. Siamo il Milan e vogliamo vincere. L’anno scorso non abbiamo vinto e quest’anno vogliamo farlo. Abbiamo dei nuovi giocatori, possiamo vincere secondo me. Sappiamo che qualità abbiamo».
Nel mirino la Juventus di Allegri: «Il campionato inizia tra poco e dobbiamo essere pronti – ha detto Tomori – sarà una partita tosta perché è Milan-Juve. E vogliamo vincere, chiaro. La Juve è sempre in alto in classifica, negli anni che sono stato qui abbiamo giocato bene e ho segnato due gol. Domani (questa sera, ndr) spero di farlo ancora. Vogliamo fare una prestazione di alto livello. Con il Real Madrid abbiamo giocato bene nel primo tempo e meno nel secondo tempo, vogliamo imparare da quegli errori e fare due tempi di livello per fare una prestazione importante».