Zlatan Ibrahimovic parla alla festa dei 125 anni di storia del Milan: ma dal palco ci sono solo parole di circostanza, nessuna sul presente…
È entrato da un ingresso secondario per non prendere i fischi, sentire ad alto volume il disappunto della Curva Sud Milano che ancora una volta ha fatto sentire la sua voce. Una voce arrabbiata, delusa prima di tutto da lui. Ma Zlatan Ibrahimovic non ha rinunciato a parlare ai presenti alla festa dei 125 anni del Milan.
Il Senior Advisor di RedBird per l’AC Milan è salito sul palco della festa per i 125 anni del club rossonero con un breve messaggio. Un messaggio non certamente di scuse..:
Per me il Milan è molto molto speciale. Sono molto onorato di essere qua. In questa sala c’è tanta storia tra calciatori e dipendenti. Sono stato fortunato di aver giocato nel Milan, di aver vinto col Milan, anche se non come altri qui dentro in sala che hanno vinto molto più di me. Sono molto onorato di essere qui, di essere un milanista. Ci sono tante emozioni che passano. Il Milan è una grande famiglia e sono onorato di sentirmi uno di questa famiglia…
Nessun accenno al presente, al momento attuale, quello di un Milan fuori quasi da tutto. Fuori da quello che conta realmente: la corsa scudetto.
Milan, Zlatan Ibrahimovic non chiede scusa…
Milan, Zlatan Ibrahimovic parla alla festa dei 125 anni ma non chiede scusa…
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Ci si poteva aspettare qualcosa di diverso da uno come lui? Probabilmente no. Probabilmente non si rende conto del dolore che i tifosi del Milan oggi stanno provando guardando la classifica, guardando la squadra di Paulo Fonseca giocare. Ma non è colpa del tecnico portoghese. Sarebbe troppo facile. Più corretto prendersela con chi ha scelto. Anche l’allenatore, certo.
Ma sul banco degli imputati ci deve essere anche il mercato. Scelte sbagliate dall’inizio alla fine. E i risultati oggi lo dimostrano. C’è poco da salvare in questo Milan…