Pioli presenta in conferenza stampa Juve-Milan. Sul futuro: «Arriverà il tempo per parlare di rinnovi, mercato e futuro. I miei dirigenti sanno che la nuova stagione non si prepara dal 5 giugno, ma prima».
«Una settimana pulita non ce l’avevamo da tanto tempo, ci ha fatto bene, abbiamo potuto recuperare energie. Domani troveremo una Juve molto determinata e concentrata, è con il Napoli la squadra che ha ottenuto più punti casalinghi. Dobbiamo esserlo anche noi, mancano due partite e dobbiamo cercare di raggiungere il quarto posto o qualcosa di meglio». Così Stefano Pioli in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Milan, penultima curva in campionato prima della linea del traguardo.
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Un Milan equilibrato e pericoloso
Un match dai molteplici significati e non solo perché arriva a vent’anni esatti dalla finalissima di Manchester: «È la continuazione di un percorso che quest’anno ha visto momenti molto felici e ogni tanto qualche delusione. Non bisogna però mai dimenticare da dove siamo partiti. Vincendo domani saremo sicuramente in Champions League. Rispetto all’andata ci saranno interpreti diversi con caratteristiche diverse, l’importante è essere squadra, equilibrati e pericolosi. La Juve può colpire in ogni momento, ma ogni partita è diversa dal punto di vista tattico».
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Verso Juve-Milan, Pioli: «Non è tempo per parlare di rinnovi, vogliamo vincere e chiudere il discorso qualificazione»
La Juve e il -10
Di fronte i rossoneri troveranno un’avversaria ferita nel profondo dalle recenti vicende giudiziarie: «Loro faranno la prestazione migliore possibile, allo stesso tempo noi vorremo provare a vincerla e chiudere già domani il discorso qualificazione. Il nostro atteggiamento non cambierà indipendentemente dagli altri risultati. La penalizzazione della Juve in classifica? Togliere e mettere punti non fa bene a nessuno, ci auguriamo sia per tutti una soluzione definitiva».
Meriti e responsabilità condivise
Non è il momento per pensare alla prossima stagione, Pioli glissa sul nascere ogni riferimento all’estate: «Arriverà il tempo per parlare di rinnovi, mercato e futuro. I miei dirigenti sanno che la nuova stagione non si prepara dal 5 giugno ma prima, sono preparati in questo. Voto alla stagione in corso? Possiamo arrivare secondi, quarti, quinti, sesti, è inutile fare valutazioni ora». Poi una precisazione: «Ci tengo a sottolineare che qui a Milanello ci siamo sempre divisi equamente i meriti e le responsabilità. Il nostro è un modo coeso di affrontare le situazioni e non per trovare il colpevole, per cercare sempre di fare meglio».
Vigilia di Juve-Milan, Pioli su Diaz e Leao
Capitolo singoli: domani allo Stadium il Milan proporrà Diaz al centro della trequarti. Pioli: «Brahim è un giocatore forte, ma è la squadra che dovrà giocare con grande compattezza ed energia. Lui è cresciuto tanto ma può essere ancora più determinante, soprattutto in fase realizzativa deve segnare di più. Leao? La crescita di Rafa è costante e continua soprattutto nell’atteggiamento. Ha cambiato il suo approccio e non potrà che continuare a crescere, ha tutto per diventare uno dei giocatori migliori al mondo. La sua deve essere un’ossessione, nella vita di tutti i giorni deve fare qualcosa di più e pensare a migliorare. È ancora giovane e non è ancora completamente formato dal punto di vista calcistico. Le esperienze di quest’anno poi sicuramente li faranno bene».
«Mister, per chi tiferai il 10 giugno?» La risposta di Pioli
In conclusione, raffica di battute. Il futuro di Ibra: «Con Zlatan non ho ancora affrontato l’argomento, non conosco la sua volontà e la sua ambizione. È molto determinato a recuperare dall’infortunio, la prossima settimana sarà decisiva per capire se potrà affrontare o meno l’ultimo impegno in casa contro il Verona. Per chi tiferò il 10 giugno (finale di Champions Inter-City, ndr)? Passiamo all’altra domanda… (sorride, ndr) Vinca il migliore (risate in sala, ndr)». Un commento poi sull’iniziativa solidale dei tifosi della Curva, in viaggio verso l’Emilia-Romagna a sostegno delle popolazioni colpite dall’alluvione: «Hanno dimostrato ancora una volta di essere unici e speciali – le parole di Pioli –. Dispiace però che domani non siano con noi a Torino».
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