A La Gazzetta dello Sport, l’Agente FIFA Beppe Riso si racconta: dai retroscena del suo rapporto con Galliani alle “ragazzate” di Petagna.
Giuseppe Riso, noto Agente FIFA molto vicino alle operazioni di mercato di Adriano Galliani, è il procuratore del momento grazie ai suoi movimenti con protagonisti i pezzi pregiati dell’Atalanta. Una carriera nata soprattutto attraverso un legame nato a San Siro con l’ad rossonero, che Riso spiega attraverso un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport: «Ero cameriere a San Siro, appunto. C’era l’ordine di non servire da bere durante la gara, viene una signora a chiedermi un drink e io dico di no. Arriva Lorenzo (Tonetti, storico titolare di Giannino che gestiva anche il servizio allo stadio, ndr) e si incazza, dice che non devo permettermi, una scenata. Ma intanto mi faceva l’occhiolino. Beh, quella signora era la segretaria di Galliani. Lorenzo mi portò a cena con loro e da lì è iniziato il rapporto. Stare accanto ad Adriano è come andare all’Università, ti insegna sempre qualcosa, nei momenti difficili gli ho chiesto consigli e lui mi ha dato quelli giusti. Abbiamo anche litigato, quando portai Cristante al Benfica per mesi non ci siamo parlati, poi alla fine il legame ha prevalso».
Proprio Riso curò, con Galliani, la trattativa che avrebbe portato Carlos Tevez al Milan: «Lo sapete come andò. Tutto fatto, a posto, poi nulla. Sarebbe stata un’operazione incredibile, avrebbe cambiato la storia recente del Milan. Ma con Galliani abbiamo anche dei segreti… Lui aveva scelto Sarri per il Milan, poi la cosa si arenò. I retroscena di questi affari però non li racconterò mai».
Petagna: con Riso dalle giovanili del Milan alla Serie A
Tra i suoi assistiti c’è anche Andrea Petagna, attaccante classe ’95 che, dopo la trafila nel settore giovanile del Milan e pochi minuti e gol tra Sampdoria, Latina, Vicenza e Ascoli, ha trovato spazio in Serie A con l’Atalanta diventando uno dei giovani più interessanti del nostro campionato. Riso, sorridendo, ne parla così: «Quante me ne ha fatte. Ha il cuore d’oro, ma uscito dal Milan ha preso delle bastonate che l’hanno fatto diventare uomo e gli hanno dato una cattiveria mentale incredibile. E’ un centravanti unico in Europa, ha fisico e tecnica e non mi dica che non farà mai 20 gol: dicevano così anche di Ibra… Andrea è triestino, carattere e follia. Un giorno nelle giovanili del Milan litigò con una tutor, così andò a citofonare alla sede dell’Inter: “Sono Petagna, vorrei giocare da voi”. Sono corso a riprenderlo, rischiavamo l’incidente diplomatico. Ora chissà, magari sarà l’Inter che andrà a citofonare da lui…».