A Lecce il Milan di Sergio Conceiçao rinuncia a Theo Hernandez e Rafael Leao e pensa a schierarsi a 3 dietro
Il Milan cambia. Cambia faccia. O almeno potrebbe farlo al Via del Mare. Potrebbe cambiare con una difesa che da quattro passerebbe a tre con Walker, Tomori e Thiaw (o Gabbia). In attesa del ritorno dalla squalifica di Strahinja Pavlovic.
A Lecce contro Marco Giampaolo (un incubo a Milano) mancherà per un turno di squalifica anche Mike Maignan. Al suo posto sicura la presenza di Marco Sportiello all’esordio in campionato (fin qui ha giocato solo la gara di Coppa Italia contro il Sassuolo ma non quella contro la Roma). Una difesa provata in queste ore a Milanello ma che potrebbe anche essere sperimentata più avanti, magari sfruttando la sosta per le Nazionali.
Due settimane di lavoro in più a Conceiçao per capire se questa squadra può reggere un modulo che, se darà le risposte che ci si aspetta, potrà essere (ri)proposta.
E a proposito della difesa del Milan: c’è un dato che deve far riflettere. Thiaw w Gabbia insieme subiscono una rete ogni 220′, nessun’altra coppia supera quota 72. Eppure Conceiçao li ha schierati insieme solo una volta.
Milan, Sergio Conceiçao rinuncia a Theo Hernandez e Rafael Leao
Verso Lecce-Milan, Sergio Conceiçao rinuncia a Theo Hernandez e Rafael Leao e pensa alla difesa a 3. Ecco come cambia
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Tra gli errori da non ripetere c’è quello di far giocare dal primo minuto Theo Hernandez irriconoscibile e Rafael Leao sempre svogliato quando c’è da rincorrere l’avversario. Sui social gira un video che lo fa vedere mentre non insegue il proprio avversario in occasione del rigore che porta alla vittoria la Lazio.
Sergio come Paulo Fonseca è pronto a cambiare, a lasciarli in panchina. Spazio a Terraciano dietro a Sottil davanti. Sono pochi a salvarsi dalla terza sconfitta consecutiva del Diavolo. I soliti noti insomma. Tra questi Santiago Gimenez che deve però riuscire a trasformare in gol veri il tanto lavoro che svolge per la squadra.
Fin qui solo due reti. Due reti facili. Da lui ci vuole qualcosa di più. È quello che il suo allenatore gli chiede e pretende da lui.