Si avvicina Milan-Feyernoord e Sergio Conceiçao deve decidere se negli ultimi decisivi novanta minuti si affiderà o no a I Favolosi 4. Cosa deciderà?
Santiago Gimenez è entrato nell’esclusivo club di Andriy Shevchenko, e Christian Pulisic. L’attaccante arrivato a gennaio dal Feyernoord è il terzo giocatore nella storia del Milan a segnare nelle prime due partite in Serie A con la maglia rossonera nell’era dei tre punti.
Ed è da lui che Sergio Conceiçao è obbligato a ripartire per riprendersi quella Champions League che oggi vede il Diavolo fuori, eliminato.
Tra i tre partecipanti c’è anche Capitan America. Non è l’eroe dei fumetti ritratto sul grande schermo ma è un giocatore che dà sempre tutto. E tutto è pronto a darlo ancora con grande sacrificio. Con il Verona è rimasto in panchina per riposare? Per essere pronto nei decisivi novanta minuti contro il De Kuip (la vasca), il soprannome della squadra di Rotterdam che sette giorni fa ha dato una dimostrazione di grande compattezza e grinta a Sergio Conceiçao e a tutti i suoi giocatori.
Verso Milan-Feyernoord, Sergio Conceiçao ricomincia da I Favolosi 4?
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Insomma si torna con I Favolosi 4 tutti in campo o ne giocano solo due come nell’ultima in campionato? O magari solo tre rinunciando ancora a Pulisic? Tutte domande che non trovano risposta. E non l’ha trovata ancora nemmeno Zlatan Ibrahimovic parlando proprio di Rafa. Di un giocatore che ha fatto “impazzire” prima Fonseca e oggi Conceiçao costretto a utilizzare l’arma della panchina per invogliarlo a dare tutto. Di più di quello che fa abitualmente.
Come devo spiegare a Leao di essere Leao? Leao è Leao, per questo è tra i più forti al mondo. Non si può spiegare cosa fare a questo livello. Porta i numeri che porta e c’è un motivo perché è in campo
La difesa di Ibra servirà a qualcosa ora? Non si discute, proprio come Gimenez, invece Joao Felix. Arrivato per ultimo è diventato però da subito il primo nelle gerarchie di Sergio Conceiçao. L’ex Chelsea ha subito dimostrato di essere un giocatore che si può adattare al nostro calcio. Un calcio che manca di qualità. E lui ne ha tanta proprio come ce l’aveva Ricardo Kakà.
Ed è per questo che è ritenuto fondamentale dal suo nuovo allenatore…