Il giorno dopo il 2-2 contro il Lecce analizziamo i migliori e i peggiori in campo a San Siro.
La prima di Pioli sulla panchina del Milan termina con un pareggio a dir poco beffardo, subito in pieno recupero. Il match del Meazza regala agli spettatori un bel 2-2, ma per il Milan è troppo poco. Contro un Lecce in difficoltà nella prima frazione di gara, i rossoneri sprecano troppo. Nella ripresa, invece, gli ospiti mettono fuori la testa e riacciuffano la gara per ben due volte. A nulla sono servite le reti vitali di Calhanoglu (migliore in campo) e di Piatek su azione, questo Milan ha dimostrato che non è ancora solido a livello mentale. Tuttavia, dei miglioramenti, soprattutto nel primo tempo, si sono visti: il Milan finalmente ha creato occasioni e ha tirato in porta. La cosa buffa è dover sottolineare questi due fattori che, per una squadra come quella rossonera, dovrebbe essere la normalità. La speranza è che, come accaduto a Torino, i primi quarantacinque minuti di ieri sera non siano solamente un canto del cigno, ma l’inizio di un percorso volto a ritrovare l’identità rossonera.
UP & DOWN: CHI SALE
I migliori in assoluto di ieri sera sono Hakan Calhanoglu e Theo Hernandez. Il turco, tra i più fischiati alla lettura delle formazioni, decide di tirare fuori estro e carattere. Sigla una rete calciando di potenza, grinta e rabbia forgiando tutta la sua personalità. Inoltre, è sempre lui che, dopo una grande azione, mette l’assist vincente a Piatek. L’augurio è che la prestazione del numero dieci rossonero, venga ripetuta per tutto l’arco della stagione. Il terzino spagnolo, invece, inizia a non essere più una novità. Dominante sulla sinistra, corre come un dannato per tutti i 96′ minuti creando il panico nella difesa pugliese. La sua fame deve essere un esempio per tutta la squadra: vorremmo vedere undici Hernandez, ogni gara.
UP & DOWN: CHI SCENDE
I peggiori del match, invece, sono Conti e Suso. Il terzino sinistro ha subito un’involuzione incredibile. Purtroppo non è semplice rientrare da infortuni così complicati, ma il problema non è la tenuta fisica, è proprio la mentalità. Commette ancora un’ingenuità, simile a quella del Derby, regalando così il calcio di rigore al Lecce. Dopo questo episodio, Conti va in confusione totale, perdendo totalmente la bussola. Così, purtroppo, non va assolutamente bene. Il fantasista spagnolo, ormai, ha perennemente il posto fisso tra i flop. Attenzione, questo non è un accanimento sul ragazzo, ci mancherebbe, anzi, Suso il primo tempo ha fatto anche bene (come tutta la squadra), quindi diamo a Cesare quel che è di Cesare. Ma dopo il suo classico girello, ben parato da Gabriel, si spegne completamente. Nella ripresa è praticamente nullo, inspiegabile la sua mancata sostituzione. Purtroppo, conclude la gara nel peggiore dei modi quando, insieme a Biglia, finisce sul banco degli imputati in occasione del pareggio di Calderoni, colpevole di aver lasciato libero il giocatore del Lecce e permettergli, così, il gran goal che, agli ospiti, vale un punto prezioso.




