«Ho provato a portare Kakà a Monza l’anno scorso, per motivi personali ha preferito restare in Brasile. Mentre con Ibrahimovic ci siamo parlati poi lui ha preferito andare al Milan, e ora con questa situazione è impossibile pensare a un suo acquisto». «Nei miei anni rossoneri ho due rimpianti principali. Uno è Alessandro Del Piero che potevamo prendere quando era al Padova, e l’altro è Cristiano Ronaldo dallo Sporting Lisbona, era l’anno prima del suo approdo allo United. Non me la sentii di spendere 16 milioni per quello che all’epoca era un ragazzino».
«Francesco Totti non lo considero un rimpianto perché non ha mai voluto lasciare la sua Roma. È vero lo abbiamo corteggiato a lungo. ma non ci siamo mai stati realmente molto vicini come dicono». «Altri due affari che porterò sempre nella mia testa sono la cessione di Kakà nel 2009, ero disperato e non volevo andasse via, alla fine dovetti cedere a Florentino e andò a Madrid. L’altro era Redondo».
Adriano Galliani, ex A.D. del Milan di Silvio Berlusconi, in videochiamata su Sky Sport 24 rivela aneddoti, curiosità e sogni sfumati per poco.
Milan, ecco tutti i rimpianti di Adriano Galliani
«Ero pazzo di Redondo, pensavo di aver chiuso una delle migliori operazioni della mia carriera. Purtroppo si infortunò subito e non ebbe modo di esprimere tutto il suo talento. Ma era un buon giocatore e un uomo straordinario, voleva perfino tagliarsi lo stipendio durante l’infortunio».
«Billy Costacurta era un grande. Arrivava a Casa Milan e firmava in bianco lasciando a me il compito di inserire la cifra dell’ingaggio contrattuale. Tecnicamente,secondo me, era al livello dei vari Baresi, Maldini e Tassotti».
«Guardiola la chiamai un paio di volte nel suo anno sabbatico dopo il Barcellona, ci provai ma non si fece niente. Maurizio Sarri invece fu vicinissimo, era il 2015 e lui veniva da un’ottima esperienza all’Empoli. Era il classico allenatore che piaceva a Berlusconi».




