Il Milan disegnato da Stefano Pioli ha in due giocatori il centro nevralgico del gioco: stiamo parlando di Calhanoglu e Ibrahimovic. Ibra gli parla in turco – ha rivelato Hakan in una recente intervista – e questo di sicuro aiuta l’intesa. Nella notte irlandese di Shamrock Rovers-Milan a brillare è la coppia che ti aspetti, quella protagonista già durante la veloce risalita del primo Milan di Pioli in campionato.
Ibra e Calhanoglu, il primo segna sfruttando l’assist del compagno e apre la strada verso vittoria e qualificazione (i rossoneri ora se la vedranno con i norvegesi del Bodø/Glimt, nel terzo turno preliminare di Europa League giovedì), il secondo serve sul piatto al compagno di reparto e chiude i conti dopo aver accarezzato dentro una manciata di tentativi il raddoppio nella ripresa.
Hakan e Zlatan trascinano il Milan. La chiave del successo di Dublino
Milan, la mano di Pioli nell’intesa Calhanoglu-Ibrahimovic
Il successo di ieri in Irlanda passa molto dal fitto dialogo tra Zlatan Ibrahimovic e Hakan Calhanoglu – amici dentro e fuori il rettangolo verde – e grande merito del punto di forza tattico di questo Milan è di Stefano Pioli: il tecnico emiliano ha lavorato molto sull’equilibrio dello spogliatoio, ha ascoltato le esigenze di tutti (Calha voleva provarci da 10 nel ruolo del 10, non da mezz’ala, zolla occupata in passato) e ha messo in comfort ognuno dei suoi uomini.
Se lavori in un ambiente “sano” e fucina di forti valori quali la fiducia, intese e risultati sono solo un’ottima e naturale conseguenza. È ciò che il Milan di Ibra e Calhanoglu, la freccia e la corda dell’arco rossonero, vuole ottenere con continuità anche in campionato.




