Il Milan sembra essersi messo dietro le spalle gli incubi di un anno fa, e adesso sta vivendo un momento positivo: ecco che dice Pioli. Dall’inferno del 5-0 subito a Bergamo il 22 dicembre 2019 al Paradiso in vetta al campionato. Un anno dopo il Milan di Stefano Pioli si gode l’alta quota: «È stata una sconfitta umiliante per tutti noi, ma è stata la prima pietra su cui abbiamo basato la nostra costruzione. Abbiamo capito che bisognava intervenire e la società a gennaio ha fatto un mercato favoloso, sia in entrata sia in uscita. Serviva qualità nei giocatori, idee di gioco chiare e grandissimo spirito, e siamo stati bravi a portare avanti tutte queste cose. Spesso le sconfitte insegnano più delle vittorie».
Il tecnico presenta così la sfida di domani sera a San Siro contro la Lazio, ultima tappa di un meraviglioso 2020: «È una partita che vale tanto. Alla squadra sto ripetendo che abbiamo fatto molto, lavorato tanto, stretto i denti e ora serve fare l’ultimo sforzo. Loro sono forti, arrivano da una grandissima vittoria sul Napoli e hanno un potenziale offensivo importante, ma stiamo bene anche noi, al di là delle assenze. L’importante sarà evitare certi errori: col Sassuolo siamo stati bravissimi a indirizzare la partita, ma abbiamo analizzato bene i due pareggi precedenti con Parma e Genoa, dove in fase difensiva siamo stati meno aggressivi e intensi».
Anche domani mancheranno all’appello Ibra, Kjaer e Bennacer, ai quali si sono aggiunti Tonali e Kessie dopo i novanta minuti disputati ai Mapei Stadium: «La coperta non è corta, le prestazioni mi fanno capire che la rosa è forte e pronta. Poi, ovvio, chiunque risentirebbe di cinque assenze importanti in una sola partita. Le prestazioni però dicono che possiamo contare su tanti giocatori».
Pioli: «Serve un ultimo sforzo, Lazio avversaria forte ma anche noi stiamo bene»
Milan, il momento positivo lo tratteggia Stefano Pioli. Le parole
Il diktat rimane lo stesso di inizio stagione, guardare partita dopo partita senza pensare all’obiettivo finale: «Sono orgoglioso di far parte di questa società e allenare questa squadra, che ha ancora margini di miglioramento. Ma le favorite per il titolo sono altre, la Juve che è abituata a vincere e l’Inter che si è rinforzata. Noi dobbiamo essere bravi a darci tanti piccoli obiettivi. Per ora li abbiamo raggiunti tutti. Non è pensando a dove vorremmo essere a maggio che si costruisce il domani, ma pensando a domani, vincendo ogni singola partita. Dobbiamo soltanto chiudere bene l’annata senza pensare al futuro, perché ci sono tante squadre forti».
A gennaio, dal mercato, potrebbero arrivare nuovi rinforzi: «Al Milan occorrono professionalità, fame e atteggiamento giusto. Inseriremo giocatori nuovi solo se avranno le qualità adatte, perché non ci sono solo le qualità tecnico-tattiche, ma anche quelle morali. Noi lavoriamo in un certo modo, con molta attenzione e cura di tutto, quindi devono arrivare giocatori con queste caratteristiche. Il mio momento più bello nel 2020? La mia soddisfazione è in ciò che vedo tutti i giorni nei giocatori. È un gruppo che vuole crescere e essere ambizioso. Per quanto mi riguarda, la giornata più bella è stata quando Gazidis mi ha comunicato che avevano deciso di andare avanti con me».




