L’amore di Arrigo Sacchi per il calcio nasce negli anni ’50, nato interista è diventato la più grande icona milanista di sempre…
L’amore dell’ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi per il calcio nasce negli anni ’50. Stravede subito per la bellezza tattica e atletica di un gioco che doveva ancora formarsi del tutto, tifando la grande Ungheria di Puskas al mondiale del ’54.
A quei tempi dalle sue parti, sulla costiera romagnola, la rivalità politica tra cattolici e comunisti era molto accesa, e l’Ungheria era sotto il controllo sovietico all’epoca. Sua madre infatti continuava a chiedere ad Arrigo: <Ma perché stai coi comunisti te!?>.
La storia del Milan targato Silvio Berlusconi

Nato interista, diventato milanista: buon compleanno ad Arrigo Sacchi
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Pur di vedere la finale di quel mondiale, Ungheria-Germania, scappa dalla spiaggia e corre verso un bar vicino a guardarsi la partita, gli ungheresi perderanno, ma quel ragazzino di Fusignano in quel preciso istante capisce che il mondo del calcio sarebbe stato il suo universo. E decide di diventare allenatore perché la sua squadra vince di tutto e di più…ma senza giocare all’attacco, e così non c’è divertimento.
Il calcio è arte, è musica, non catenaccio e contropiede, direbbe lui. La sua squadra era l‘Inter e, se siamo qui a scrivere articoli nel cuore della notte per rendere omaggio a quel ragazzino cesenate, è anche un po’ merito dei cugini. Tanti auguri di buon settantacinquesimo compleanno maestro!




