Il Milan vuole lo scudetto e per ottenerlo nel prossimo calciomercato non deve badare a spese: serve un colpo da novanta. Paolo Maldini ha fatto intendere in modo chiaro che il Milan a gennaio dovrebbe prendere solo un difensore che sostituisca l’infortunato Simon Kjaer. Ma il Milan sembra avere qualche lacuna fisica anche in attacco. Stefano Pioli non può appoggiarsi solo ed esclusivamente sulle spalle di Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud, gli infortuni frequenti ne sono una dimostrazione. E Pietro Pellegri è stato, anch’esso bloccato da numerosi problemi fisici, chiamato poco in causa. Per questo, tra i vari nomi accostati, è uscito anche quello di un attaccante serbo.
Si tratta proprio di Dusan Vlahovic. Uno dei migliori talenti under 21 al mondo. Vlahovic nasce a Belgrado nel gennaio del 2000 e viene portato a Firenze da Pantaleo Corvino nel gennaio 2017. Pantaleo Corvino, si sa, ha una predilezione per i talenti dell’est. Due i requisiti base: la giovane età e l’estrosità. Qualità individuate in quello che viene definito il nuovo Ibra serbo. Fin da piccolo, infatti, Vlahovic ha sempre dimostrato di poter diventare un potenziale crack, giocando sempre sotto età. E scatenando un vero derby a Belgrado per riuscire a tesserarlo, anche se la Stella Rossa lo scartò clamorosamente dopo un rigore sbagliato in provino: «Sarei potuto pure andare alla Stella Rossa ma mio papà non voleva ci andassi.
Il diavolo ha qualcosa di grande in serbo
Calciomercato Milan, si tenta il colpo da novanta. Ecco chi
Mi hanno levato ogni dubbio quando in una partita amichevole contro la Dinamo Zagabria sul punteggio di 1 a 1 ho sbagliato un rigore e mi hanno scartato. Ma meglio così, il mio unico desiderio era quello di giocare per il Partizan». Ed infatti proprio al Partizan ha firmato un record, diventando il più giovane professionista della storia del club, esordendo in prima squadra appena quindicenne: fu impossibile non proporgli un contratto, addirittura quinquennale, col consenso della famiglia ,dopo le 32 reti in 15 presenze nella scorsa stagione con le giovanili, 4 delle quali proprio contro la Stella Rossa.
Una specie di rivincita personale. Arrivato a Firenze viene integrato nella Primavera dove vince la Coppa Italia di categoria da capocannoniere, decidendo la finale con il Torino con una doppietta. L’impatto per la categoria U19 è devastante: quando gioca, segna. Sempre. Tra la stagione 2018-19 e quella successiva, con la Primavera segna 20 gol in 22 partite.




