La mossa con cui Pioli ha surclassato Spalletti (il triangolo in mezzo al campo) potrebbe ora dare un senso alla stagione del Milan.
Come un anno fa e un mese, per essere precisi. Il 6 marzo del 2022 il Milan conquistò tre punti preziosi al Maradona grazie a un gol di Olivier Giroud. Ne bastò uno solo per mettere una prima seria ipoteca sullo scudetto, poi conquistato a maggio sulla linea del traguardo.
In quel frangente, Stefano Pioli riuscì a ingabbiare il collega Spalletti con una mossa tattica che fece storia: Pioli schierò il triangolo Bennacer-Tonali-Kessié, con l’ivoriano (poi passato al Barcellona in estate) vestito con l’abito del trequartista. Milan con il 4-2-3-1, l’ex Atalanta a fare pressing insieme a Tonali sui costruttori di gioco di Spalletti.
Un anno più tardi, Pioli ha riproposto esattamente quando aveva già testato con successo nello scorso campionato: il triangolo magico. Orfano di Kessié, il tecnico si è affidato a Rade Krunic alle spalle di Giroud, anche se poi alla fine è toccato a Bennacer – autore dell’assist a Diaz per il 2-0 – agire da trequartista tattico.
Milan, il triangolo…sì! La scelta di Pioli può cambiare la stagione
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Una scelta che ha esaltato le qualità offensive di Brahim Diaz e Rafa Leao e rilanciato il Milan protagonista in prima pagina: “è stata la miglior prestazione dell’Era Pioli”, hanno scritto. Una mossa che il tecnico sicuramente riproporrà nei due match dei quarti di Champions League e, perché no, anche più avanti se il Milan dovesse riuscire a qualificarsi in semifinale. Grazie al triangolo magico, i rossoneri potrebbero far quadrare una stagione fin qui non del tutto convincente.




