Dopo anni di tira e molla, dibattiti, riflessioni, referendum, proteste e scontri politici, la questione nuovo stadio in casa Milan forse ha preso il giusto indirizzo. Si farà, con ogni probabilità (il condizionale è ancora d’obbligo) sul terreno dell’area San Francesco del comune di San Donato Milanese, zona sud di Milano. Esclusa la soluzione San Siro, con lo storico Meazza destinato a spegnere le luci sul grande calcio.
Intanto la politica accenna a timide reazioni, come quella di Salvini. «Avere perso l’occasione di avere nuovo stadio moderno e sicuro a Milano mi fa piangere il cuore» ha commentato oggi il vice Premier Matteo Salvini all’assemblea generale di Assimpredil-Ance tenutasi in Città. «Milano ha perso una grande occasione e una grande sfida» ha aggiunto il leader della Lega, la ristrutturazione del Meazza «avrebbe comportato la riqualificazione dell’intero quartiere di Milano San Siro».
Nuovo stadio Milan, Salvini: «Occasione persa che mi fa piangere il cuore»
Nuovo stadio Milan, Matteo Salvini dice la sua. Le parole
Sul tema stadio oggi si registrano anche le motivazioni del Sindaco di San Donato Milanese, Francesco Squeri, circa il “no” del Consiglio Comunale al referendum popolare sul nuovo impianto del Milan: «Un programma di questa portata – ha spiegato il primo cittadino – non può passare attraverso un semplice quesito “stadio sì o stadio no”. Sarebbe troppo riduttivo. Ci sarebbe inoltre il rischio di un voto di pancia e non di coscienza».
Il nuovo stadio del Milan dovrebbe nascere a San Donato Milanese, ma per il Sindaco di Milano Beppe Sala c’è ancora una speranza legata al progetto di San Siro: «Tutto sommato è chiaro che non aiuta il vincolo – aveva dichiarato la scorsa settimana – ma dal mio punto di vista non credo che si possa dichiarare chiuso il dossier. Finché il procedimento è aperto e finché le squadre non manifesteranno il loro disinteresse per San Siro, io sto zitto e aspetto».




