Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, Gerry Cardinale questa mattina non ha incontrato Zlatan Ibrahimovic. Smentita dunque l’indiscrezione che era circolata in giornata e che anche noi, qui sulle pagine di Daily Milan, avevamo erroneamente ripreso. La nostra fonte ci aveva confermato un incontro top secret avvenuto a Milano, ancor prima, in edicola, la Gazzetta dello Sport aveva scritto di un possibile “ulteriore aggiornamento (…) tra ieri e oggi” tra l’ex campione svedese e il numero uno di RedBird Capital, che dopo il summit di ieri a Milanello si trova ancora in città. Da quel che ci risulta, dopo ulteriori verifiche, a differenza di quanto riportato nell’articolo sopra citato non ci sono stati contatti in giornata tra Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic.
Il dialogo tra i due però non si è certamente interrotto. Facciamo chiarezza: Ibra potrebbe tornare a lavorare insieme al Milan, club che in carriera ha sempre considerato una seconda casa, ma ricoprendo un ruolo più esterno: da consulente, advisor, consigliere personale di Gerry Cardinale. Escluso il ruolo marginale di motivatore, escluso un incarico di prim’ordine ai piani alti di Casa Milan sulle orme di Paolo Maldini. Escluso che Ibra entri a far parte dell’organigramma societario. Non è ancora chiara la funzione ufficiale, ma i contorni iniziano a delinearsi.
Zlatan è tanti ruoli in uno, lo è sempre stato anche con gli scarpini ai piedi. Lo svedese nuovamente in orbita Milan potrebbe spaziare ovunque, nelle vesti ad esempio di frontman in campo internazionale ma anche in quello di interlocutore di Stefano Pioli (che non è mai stato in bilico, nemmeno nelle ore successive a Milan-Borussia Dortmund) su questioni più legate al campo e allo spogliatoio. Una presenza carismatica e “multitasking”. Con RedBird, poi, Zlatan potrebbe occuparsi anche di altri progetti…




