Dopo la serata di Cagliari elogi e applausi, voti alti, social intasati di messaggi indirizzati a Stefano Pioli: “Facciamolo giocare Mister” il comune pensiero. Yacine Adli ieri si è goduto una giornata speciale, la migliore della sua vita da milanista ma non ha spento il motore, tutt’altro. Niente riposo, è questa l’ora di accelerare, di spingere ancora, il calendario richiede il massimo sforzo possibile e la disponibilità di tutti. Adli tornerà in campo domani a San Siro, il test (Milan-Lazio) decisamente più ostico, il muro di tifosi quello delle serate migliori: attesi 70mila e più spettatori sugli spalti del Meazza. Stefano Pioli aveva deciso già a Cagliari cosa avrebbe fatto: confermare il francese al centro della mediana, da play basso, in campionato, per la Champions invece… la Champions è tutta un’altra storia.
A Dortmund mercoledì sera, per la prima trasferta europea del nuovo Milan, Pioli potrebbe rivedere qualcosa nel mezzo. Potrebbe scegliere il tecnico di schierare in campo un Milan più coperto, con Yunus Musah al posto dell’infortunato Krunic e ai fianchi dell’americano Ruben Loftus-Cheek e Tijjani Reijnders. Sui dettagli però il Mister concentrerà le attenzioni e quelle del suo staff di collaboratori a partire da sabato sera, dopo il match di San Siro.
Adli titolare in Milan-Lazio, per il Dortmund potrebbe cedere il posto a Musah
Serie A, verso Milan-Lazio: Adli in campo Musah our. Scelta in vista di Dortumund?
Domani Musah partirà dalla panchina, il Meazza si merita questo Adli e al netto di tutti i tatticismi (il calcio è anche umori e percezioni) Adli si merita una cornice pazzesca di tifosi. Settantamila sui tre anelli di San Siro per esaltarsi, per mostrare le qualità fin qui nascoste e ammirate solo a tratti – in gran segreto – a Milanello dal tecnico e i suoi compagni. Paulo Sousa, che è stato suo allenatore ai tempi del Bordeaux, mercoledì nel post gara televisivo di Cagliari-Milan lo ha paragonato a Zinedine Zidane. Adli qualcosa di Zizou effettivamente sembra averlo, e non solo il secondo nome all’anagrafe e la cittadinanza: dall’ex leggenda della Juve sembra aver ereditato quel tocco brillante tipico dei poeti del pallone. San Siro è pronto a urlare al cielo il suo nome: Yaciiiiine… Aaaadliiiii! La curiosità è tanta.