Massimo Ambrosini ha definito il Milan «un animale strano». La squadra di Pioli «ha un’idea di calcio abbastanza precisa, ma raramente è riuscita a metterla in pratica con continuità. Evidentemente ha dei valori che fanno fatica a emergere» sostiene l’ex capitano, oggi opinionista e commentatore televisivo.
Ambro ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport: ha detto che «il Milan potrebbe essere definito un animale strano» perché «è difficile decifrarlo». Secondo Ambrosini «la partita vera di questa stagione i rossoneri l’hanno fatta in Champions col PSG».
Ex Milan, per Ambrosini i rossoneri sono “animali strani”
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Attorno a Calabria e compagni si respira oggi troppa negatività, soprattutto sui social media: «Fa effetto vedere quanto la gente si sia disaffezionata – ha commentato Ambrosini -. Certo, si sa, nel calcio il credito portato dalle vittorie non è illimitato, però tutto sommato anche la scorsa stagione è stato fatto un cammino in un certo modo e di un certo livello. Lo stupore è su come dopo lo scudetto tutto l’ambiente abbia gestito le difficoltà».
«Classifica alla mano il Milan è in linea con quello che è l’obiettivo minimo (il quarto posto in campionato, come chiarito a fine novembre dal presidente Paolo Scaroni). Sull’allenatore non penso siamo arrivati al punto di non ritorno, di rottura. Certo, è preoccupante vedere come la squadra cada con questa continuità. A questo va aggiunta l’aspettativa di una proprietà che ha speso tanto sul mercato» ha aggiunto Ambrosini.