Poco tempo e tante manovre di mercato da fare: la mission di Leonardo non è semplice. Serviranno tanta calma e lavoro incessante per rinforzare il Milan
Da ieri Leonardo Nascimento de Araujo è il nuovo Responsabile dell’Area Tecnica del Milan, ma in realtà è già da un po’ che lavora sottotraccia. La proprietà Elliott lo ha voluto fortemente tra i “capi” del nuovo corso, la necessità lo ha chiamato all’opera prima dell’ufficialità del suo ingaggio. Un ritorno che divide, gradito intellettualmente parlando, scomodo agli occhi dei tifosi che ne ricordano l’addio e l’approdo all’Inter. Oggi non c’è tempo per rimuginare vecchi dissapori, lo ha detto Gattuso, lo impongono tempo e logica. La chiusura del calciomercato non è lontana, anzi, e il Diavolo deve rifarsi i connotati, non solo un semplice trucco. Questa sessione del mercato verrà gestita totalmente da Leonardo e sarà lui – con l’avallo della proprietà – a muovere pedine in entrata e in uscita, le questioni sono tante e la pressione tangibile. Il brasiliano si trova a dover fronteggiare non solo cessioni secondarie, ma anche nomi di grande rilievo, quelli che di fatto impegnano intere giornate e riducono drasticamente il margine di manovra. Bacca, Bonucci e altri se ne aggiungeranno. Il Milan vende, ma deve anche iniziare ad acquistare.
CALMA E GESSO Nonostante il tempo stringa e il Milan necessiti ancora dei famosi 3 – probabilmente più – innesti, le attenzioni primarie di Leonardo sono votate al mercato in uscita. Ci sono situazioni che vanno ad incastro, Bonucci-Caldara per esempio, ma anche operazioni slegate e vincolate ad un tesoretto che in parte va ancora incrementato – vedi Higuain -. La stampa, i media e i tifosi sollevano puntualmente la questione e alla pressione, si aggiungono spropositate aspettative. I rossoneri piazzeranno un importante colpo in attacco, non lo richiede solo l’aspetto legato all’immagine, bensì, la penuria realizzativa dello scorso anno. Anche a centrocampo serviranno pedine di un certo spessore, così come in difesa, eccezion fatta per la porta, gli altri reparti urgono di rinforzi. Il rischio corso da Leo è quello di incappare in errori dovuti alla fretta, la scarsa lucidità e l’esigenza di quietare la piazza potrebbero consigliarlo in malomodo. Come per Mirabelli, anche al brasiliano va concesso un minimo margine d’errore, le mission sono diverse – nel numero dei giocatori da acquistare -, ma i tempi e le dinamiche giocano a sfavore del nuovo Responsabile rossonero. La mossa più opportuna sarebbe stata quella di lavorare sul mercato con due uomini, l’esonero di Mirabelli ha di fatto stravolto tutto. Manca un Ds in via Aldo Rossi, questo perché l’uomo individuato è attualmente sotto contratto con un altro club. Leonardo è chiamato alla prima ardua impresa, un’occasione che se ben sfruttata potrebbe riavvicinarlo al tifo milanista. Intanto calma e pazienza, il Milan non può sbagliare.