Una data storica per il calcio inglese, per il Liverpool e i suoi tifosi: 25 maggio 2005. Una data da incubo, cancellata dal calendario invece per il Milan e i milanisti. All’Ataturk di Istanbul i rossoneri di Carlo Ancelotti persero l’atto finale della UEFA Champions League 2004/05 dopo che erano passati tre volte in vantaggio nel primo tempo: 3-3 al novantesimo, i calci di rigore sancirono poi il clamoroso ma meritato successo dei Reds guidati in panchina da Rafa Benitez. Un amarcord speciale il tecnico spagnolo: a distanza di 18 anni quell’incredibile rimonta viene ricordata come una delle più emozionanti della storia del calcio. Sulle colonne del quotidiano AS, Benitez, attuale tecnico del Celta Vigo, ha svelato un aneddoto sulla finalissima del 2005: come preparò il discorso che fece alla squadra durante l’intervallo, sotto 3-0.
Prima però una premessa: ad AS Benitez ha raccontato che all’epoca il suo livello di inglese non era “brillante” come ci si poteva invece aspettare: «Era un inglese livello base e per far capire… Ero in allenamento, c’era molto vento e vorrei dire a Gerrard di stare attento con il vento, ma lo pronuncio male e gli dico di stare attento con il vino». “Wine” al posto di “wild”, due parole che in effetti presentano un suono molto simile. Insomma, bene ma non benissimo…
Benitez quindi è tornato sulla finale del 25 maggio 2005 contro il Milan… «Sul 2-0 – ha raccontato ad AS – scrivevo sul quaderno quello che volevo dire nell’intervallo per fare bene il discorso, con una buona pronuncia per motivare i ragazzi. Ed è stato allora che abbiamo subito il terzo gol. Dico loro che non abbiamo nulla da perdere e che non dobbiamo chinare il capo. In pochi minuti abbiamo pareggiato e tutto è cambiato, è stato pazzesco. Ero fiducioso ma non così tanto».