Nonostante la rivoluzione societaria, alcuni obiettivi di mercato dovrebbero essere confermati: l’operazione Kamada sembrerebbe andare avanti.
Stando alle ultime indiscrezioni di mercato, la rivoluzione societaria in casa Milan non sarebbe di ostacolo per l’operazione del giapponese Daichi Kamada. Giorgio Furlani, amministratore delegato del club e Geoffrey Moncada, capo scout, avranno nelle loro mani più poteri, specie per quanto riguarda il calciomercato rossonero.
Calciomercato Milan: situazione Kamada
Gli ex dirigenti, Paolo Maldini e Frederic Massara, negli scorsi giorni avevano incontrato l’entourage del trequartista e avevano stipulato l’accordo contrattuale di quattro anni a 3 milioni netti a stagione. Il “nuovo Milan” dunque, vuole attenersi agli impegni presi con gli agenti dell’ex Eintracht. Malgrado qualche complicanza burocratica, l’arrivo del giocatore pare essere vicino. Il prossimo 30 giugno, Daichi saluterà la Germania per sbarcare a Milano e si tratterà dunque del primo colpo di mercato, a parametro zero.
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Il giapponese ha messo d’accordo tutti in Casa Milan
Daichi Kamada in casa Milan piace proprio a tutti: agli ex dirigenti, ai nuovi e all’allenatore emiliano, Stefano Pioli. In questa stagione, il trequartista giapponese ha collezionato 16 gol in 47 presenze tra Bundesliga, Champions League, Supercoppa Uefa e Coppa di Germania. Numeri nettamente superiori a quelli del numero 10 del Milan Brahim Diaz, destinato al ritorno in Patria, nelle fila del Real Madrid. Kamada è profilo apprezzato soprattutto da Stefano Pioli. Nell’ultima conferenza stampa di campionato, il tecnico aveva timidamente espresso il suo apprezzamento «Non è un giocatore del Milan e non posso parlare di lui, ma è un giocatore intelligente».
Calciomercato Milan, situazione Kamada dopo la rivoluzione societaria
Secondo giocatore di nazionalità giapponese al Milan
Daichi Kamada diventerà il secondo giocatore giapponese a vestire la maglia rossonera. I tifosi milanisti ricorderanno con poco entusiasmo Keisuke Honda, arrivato al Milan nel 2014 a parametro zero dal CSK Mosca. La sua esperienza da milanista non è stata molto brillante, in quattro anni aveva collazionato una manciata di gol e presenze.
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