Contro il Betis in quel di Catania, l’esordio più che probabile di Bonucci come titolare e Capitano del Milan. Tanta l’attesa e le aspettative riposte sul difensore, il tifo merita il massimo
Calcio d’agosto, calcio che non conta nulla, eppure c’è chi proprio ad agosto potrebbe, sportivamente parlando, segnare definitivamente la propria carriera. Leonardo Bonucci è a meno di un passo dal vestire la maglia del Milan, finalmente da protagonista assoluto. L’esordio contro il Bayern non è stato un vero e proprio antipasto, forse più un aperitivo, stasera si potrebbe parlare in altri termini. A Catania contro il Betis, Bonucci potrebbe e dovrebbe vivere la sua “prima” da titolare e capitano del Milan. Dopo Baresi, Maldini e la lunga dinastia di leader che hanno vestito la fascia bianca, su manica rossonera, farà strano vedere l’amatodiato Leo: salutare il capitano avversario, scegliere la faccia della monetina e rappresentare in prima persona il Milan in campo e fuori. Strano, insolito, emozionante per lui, sicuramente eccitante per i tifosi.
DOPO TANTO AFFETTO, IL TIFO MERITA IL MASSIMO Non servono particolari raccomandazioni a Bonucci, giocatore puntualmente “odiato” dal tifo avversario per la tanta personalità esibita in ogni match. Scegliendo il Milan l’ex-bianconero ha conquistato l’intera tifoseria, il bagno di folla al suo arrivo a Casa Milan testimonia quanto grande sia stata l’importanza riconosciutagli, anche con la maglia degli avversari. E’ stato un amore nato, sviluppatosi ed esploso in brevissimo tempo, quello tra i milanisti e Bonucci, ora tutti si attendono che in campo porti tutto il suo bagaglio tecnico e caratteriale. Carisma, affidabilità, personalità e spessore nello spogliatoio, il Milan vuole questo dal proprio n.19. Un Capitano con un piglio diverso rispetto a quello di: Abate, Montolivo, Zapata ecc., un giocatore esperto, vincente, ma non tanto da sentirsi sazio. Il tifo rossonero lo merita, l’agonia per la mancanza di un progetto e di risultati ha frustrato l’animo di chi ora vede in Bonucci, più di un semplice campione strappato alla “Signora”.