Con un gol lampo di Samuel Chukwueze il Milan di Stefano Pioli ha obliterato ieri sera a St. James’ Park il pass per i play-off di Europa League: i prossimi 15 e 22 febbraio i rossoneri si giocheranno quindi l’accesso agli ottavi di finale del secondo torneo più prestigioso targato UEFA. La panchina del tecnico è salva, sarebbe stata in bilico qualora il Diavolo fosse uscito completamente dall’Europa ma non è così. E poi, la dirigenza ieri sera si è complimentata con l’allenatore per come è riuscito a cambiare volto alla squadra superato l’intervallo. Chiedeva tenuta mentale Pioli nel pre-gara: i suoi ragazzi non l’hanno deluso.
RedBird, Cardinale, Furlani non hanno mai avuto dubbi sulle capacità di Stefano Pioli, la fiducia nei suoi confronti è sempre rimasta intatta (garantita innanzitutto dal numero uno del fondo americano durante l’ultimo incontro con l’allenatore a Milanello, l’indomani il ko contro il Borussia Dortmund). Pioli è ancora l’allenatore del Milan, mangerà il panettone e sarà in panchina ai play-off di Europa League il prossimo febbraio. A fine stagione poi si vedrà, la Società tirerà le somme bilanci sportivi alla mano.
A proposito di futuro della panchina del Milan, anche nelle ore post Newcastle è tornata a circolare una voce. Il protagonista? Antonio Conte, l’ex tecnico di Inter, Juventus e Tottenham oggi libero sul mercato. Secondo Michele Criscitiello, giornalista e CEO di Sportitalia, è giunto il tempo di dargli spazio: «Conte deve essere il futuro del MIlan – ha detto -. Se la società esce fuori i soldi, a Milano Conte ci va al cento per cento. Se tu lo convinci con il progetto, Conte arriva». Un cambio da fare però – ha aggiunto Criscitiello – non nell’immediato: «Stefano Pioli ha fatto un grande lavoro a Milano e non si discute. Deve arrivare a giugno, poi si può cambiare allenatore».
Sarà questo lo scenario che a stagione conclusa prenderà forma in casa Milan? Possibile. Di certo, dopo la vittoria convincente contro gli inglesi la panchina di Stefano Pioli si è consolidata. Ancora una volta, in piena tempesta il tecnico emiliano riesce a tenere la barra a dritta e a non imbarcare acqua. C’è tanto di suo nella rimonta contro i bianconeri di Eddie Howe: Pioli è riuscito a cambiare l’inerzia della partita e a portare dalla sua il risultato grazie agli acquisti dell’estate, entrati dalla panchina nel secondo tempo. Da Luka Jovic a Samuel Chukwueze (autore del fulmineo 2-1), passando per Noah Okafor. Scelte obbligate ma coraggiose, cioè estratte dal mazzo proprio al momento giusto.




