Berlusconi, mercato, Donnarumma: ecco tutte le complicazioni che derivano dall’ulteriore slittamento del closing societario rossonero.
È attesa per oggi l’ufficialità della concessione di un’ulteriore proroga di 30 giorni per effettuare il passaggio del 99,93% delle quote rossonere nelle mani della Sino-Europe Sports. Nonostante le parti della trattativa rimangano fiduciose sulla buona riuscita dell’affare, c’è chi racconta di un Silvio Berlusconi decisamente irritato: «O arrivano i soldi o mi tengo il Milan». Sono queste le parole che sarebbero state pronunciate dal patron rossonero, il quale non sembrerebbe comunque propenso a fare marcia indietro e tenersi il suo amato Club.
È utile adesso stilare una tabella di marcia verso quello che dovrebbe essere (verosimilmente) il closing rossonero:
1. Entro e non oltre il 10 marzo la Sino-Europe Sports dovrà versare nelle casse del gruppo Fininvest una nuova caparra di 100 milioni di euro.
2. Effettuato il pagamento della caparra, tra il 31 marzo e il 7 aprile dovrebbe esserci l’atto finale, con la cessione definitiva del 99,93% delle quote del Milan.

Le ripercussioni
È chiaro che questo nuovo slittamento del closing non fa altro che generare malumore e tormenti. Il mercato estivo del Milan (il quale sarebbe dovuto essere condotto da Massimiliano Mirabelli) si complica, visto che il periodo tra aprile e maggio è quello migliore per cominciare a porre le basi per le trattative più importanti.
Anche il rinnovo di Gigio Donnarumma si complica, visto che Mino Raiola ha fatto sapere di voler prima di tutto conoscere i prossimi proprietari del Milan e le loro ambizioni prima di prolungare il contratto in scadenza nel 2018.