Il protagonista di questa storia si chiama Filip, ha trent’anni, ed è un grandissimo tifoso del Milan, con un sogno da realizzare.
È un giovedì come tanti, quello nel quale scopriamo questa bellissima storia d’amore: il nostro Cupido si chiama Milan Club Milanistra, ed è l’unico gruppo ufficiale rossonero in Croazia, presieduto dall’amico Michele Castelli, che non smetteremo mai di ringraziare per il supporto datoci nella scrittura di questo pezzo.
Navigando sulla pagina Facebook del Milan Club istriano, ci imbattiamo in un video: un reportage di viaggio, con protagonista un loro associato, ovvero il protagonista della nostra storia, Filip.
Un filmato, curato da papà Siniša, che ritrae una emozionante prima volta: Dinamo Zagabria-Milan, la prima partita di calcio della sua squadra del cuore, vista allo stadio.
Tredici minuti di passione, che ci hanno fatto sentire come la nostra prima volta allo stadio; tredici minuti di milanismo puro, che abbiamo deciso di farvi conoscere: ecco a voi, il video.
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Filip e il cromosoma d’amore per il Milan.
Abbiamo quindi contattato il Milan Club Milanistra, e grazie al loro aiuto abbiamo non solo avuto la possibilità di raccontarvi questa storia, ma anche ricevuto, scritte direttamente da papà Siniša, le parole che vi pubblichiamo di seguito:
«Filip ha trent’anni, e ha un cromosoma in più, un cromosoma d’amore per il Milan. Fin da piccolo, seduto davanti alla TV, seguiva vari sport, come per esempio il wrestling (WWF, WCW) ed il calcio.
L’amore per il Milan nasce grazie a Nelson Dida, il portiere: non sappiamo nemmeno perchè lo abbia scelto come suo giocatore preferito, ma grazie a lui è arrivato ad amare i colori rossoneri: tanto che nel 2005, dopo la sconfitta contro il Liverpool, ha versato letteralmente un fiume di lacrime. È stato inconsolabile per giorni. Nel 2007, invece, dopo aver vinto la Champions League, ha brillato di felicità.
Nell’estate dell’anno successivo, il Milan organizzò un camp giovanile a Zagabria, e il fratello minore di Filip, che all’epoca giocava a calcio, si recava ogni giorno al camp: Filip veniva regolarmente con noi, e passava le sue giornate nel padiglione dove era esposta la Coppa vinta dai rossoneri. Un giorno, chiesi a uno degli organizzatori di procurarmi per lui un kit da portiere, e all’indomani Filip ricevette in regalo una maglia da portiere verde, indovinate di chi? Esatto, Dida.
L’ha indossata per settimane, camminando con orgoglio e dicendo a tutti che anche lui sarebbe stato un portiere come Nelson».
Filip e lo stadio
Papà Siniša, nelle righe che seguono, ci racconta dell’altra passione di famiglia, ovvero quella per il club di casa, lo Slaven Belupo di Koprivnica, militante nella Hrvatska Nogometna Liga (la serie A croata):
«Il club ci offre ogni anno i biglietti per assistere alle partite e tifare lo Slaven Belupo, ma l’amore per il Milan rimane sempre al primo posto: così sono passati gli anni, e il sogno di assistere ad una partita dei rossoneri era sempre vivo».
A questo punto, è giunto il momento di andare a vedere i rossoneri: «Alla fine del 2019, ci siamo messi in contatto con il club Milanistra, per poter assistere finalmente ad una partita del MIlan, ma il Coronavirus ha rovinato i nostri piani, fino a martedì scorso, quando grazie alla partita tra Dinamo e Milan, Filip ha avuto finalmente l’occasione per entrare a far parte dei tifosi del suo amato club. Nonostante avessi un po’ paura della folla, degli eccessi dei tifosi e del disordine, tutto è andato alla perfezione, senza alcun problema. Per tutta la partita ha partecipato, esultando assieme agli altri tifosi rossoneri: alla fine il risultato è stato più che buono, e abbiamo lasciato la stadio con il cuore colmo di felicità».
Il sogno di Filip: San Siro
Siniša, nel concludere questa lettera, ci confida il sogno di suo figlio: «Filip vuole ancora vivere l’atmosfera magica di San Siro, e soprattutto vuole incontrare i suoi idoli, ovvero i giocatori del Milan: e questo è il nostro prossimo obiettivo, andare a vedere una delle prossime partite a Milano. Mio figlio non può fare molto per via delle sue condizioni, ma tutto quello che la vita gli ha tolto, per via dei quel cromosoma in più, glielo ha ritornato prima di tutto con l’immenso amore che dona alla sua famiglia, agli amici e soprattutto al suo Milan».
Caro Filip, grazie per questa bellissima storia che ci hai voluto regalare: martedì c’eri tu, a tifare per i colori rossoneri, oggi ci siamo tutti noi, a tifare perché tu possa realizzare questo sogno. Ajde Filip!









