«È una sorta di fato che mi ha portato qui. Sono un ragazzo piuttosto riservato, non mi piace parlare della mia famiglia. È un onore essere qui, spero di fare bene al Milan come ha fatto Seedorf (con il quale condivide il Paese di origine, il Suriname)». È entrato a Milanello, il suo nuovo mondo, a piccoli passi, con rispetto. Sergiño Dest conta di fare bene al Milan: «Voglio fare del mio meglio per convincere a riscattarmi – ha dichiarato durante la sua presentazione in conferenza stampa –. Ritengo di essere un difensore versatile che può giocare sia a destra sia a sinistra. Credo che la mia posizione migliore sia da terzino, ma con caratteristiche offensive. Poi deciderà l’allenatore».
L’ambientamento prosegue bene: «Stiamo giocando ogni tre giorni, quindi non ho avuto tempo per guardarmi intorno e visitare la città. In squadra sono tutti molto accoglienti, non è facile ricordare tutti i nomi, ma il mister mi aiuta. La Serie A è un campionato diverso, qui posso diventare un giocatore più completo. Dovrò concentrarmi per migliorare le mie capacità difensive. Cambiare squadra e campionato è un’ottima opportunità per crescere». E ancora: «Sono felice di essere qui. Il gioco di Pioli è molto bello, mi può permettere di sviluppare al meglio il mio gioco. Questa stagione può essere l’occasione per me per aiutare la squadra, sviluppando le mie caratteristiche offensive che difensive».
Incalzato sulle differenza tra Ajax, Barcellona e Milan, Dest ha commentato: «Con l’Ajax e il Barça forse c’era uno stile di gioco simile, con più possesso. Qui un gioco più funzionale, rapido offensivamente e attento difensivamente. Però per le considerazioni bisogna aspettare fine stagione».