Le alte richieste di Rangnick per il mercato obbligano Gazidis a valutare un sacrificio importante. Non basterebbero infatti i 75 milioni già approvati dal Fondo Elliott.
Ruota tutto (o quasi tutto) intorno a Gigio. Che Donnarumma voglia restare al Milan non fa più notizia, ormai è assodato. Lui non ha voluto rilasciare dichiarazioni a differenza di Paquetà, dato prossimo alla partenza nonostante la sua voglia di giocare a lungo con la maglia rossonera. Meglio così. Il momento delle parole arriverà. Inizia oggi la fase della ripresa, anche tra le mura di Milanello che torneranno ad abbracciare il gruppo. Il calciomercato è una linea lontana all’orizzonte da scrutare, osservare senza troppi pensieri. Si torna al lavoro e il traguardo, oggi, è finire al meglio la stagione, sempre che la stagione ripartirà.
Donnarumma addio Milan: il gesto di Gigio
Donnarumma non ha ancora rilasciato interviste sul suo futuro, ma un primo messaggio alla Società è stato recapitato. Ha dato la sua disponibilità, vorrebbe restare, vivere la rinascita rossonera da protagonista, a tutti i costi riportare il Club in vetta, a giocare quella Champions in passato terra di numerose conquiste e che da anni manca a tutti (e manca troppo). Gigio non ha ancora avuto l’occasione di vivere sul campo l’atmosfera delle grandi notti europee, vorrebbe farlo indossando la maglia del suo Milan, il Milan che l’ha reso grande.
Paul e Gordon Singer hanno apprezzato, il CEO Ivan Gazidis si è subito messo al lavoro per studiare una soluzione da proporre al giocatore: un contratto a lungo termine con una “leggera” riduzione dell’ingaggio (oggi 6 milioni di euro all’anno sono troppi) e la fascia di capitano. È un’ipotesi, però, che ai piani alti non convince del tutto. Gigio e il Milan non si sono ancora incontrati, non hanno approfondito l’argomento “rinnovo” anche perché vincolati dal lockdown. Il rebus in ogni caso è più complicato del previsto.
Donnarumma addio Milan: il budget per Rangnick
Elliott lo sa, lo sa benissimo Gazidis che vorrebbe trovare una soluzione a tutto, anche alle ingenti richieste di Ralf Rangnick per rivoluzionare l’organico della prima squadra. Da Londra è arrivato il via libera per 75 milioni di euro, liquidità pronte per essere spese alla riapertura del mercato. Ma non basterebbero, perché Rangnick punta a inserire qualità e freschezza in ogni reparto. Ecco dunque il nuovo passo avanti del Club: destinare alla campagna acquisti anche metà degli introiti derivanti dalle cessioni. Cessioni che però non sarebbero così redditizie. A conti fatti cambierebbero solo sensibilmente gli equilibri. A meno che la soluzione di Gazidis, con l’avvallo del professore, non tenga conto di un sacrificio importante: la cessione di un big.
Donnarumma addio Milan: il Club richiama Reina
A livello strategico, privarsi di Gigio Donnarumma sarebbe meno rischioso che dire addio a Theo Hernandez, per fare un esempio. Tra l’altro il terzino francese è seguito con attenzione dal Paris Saint-Germain di Leonardo. Con quaranta milioni Gigio potrebbe partire, con venti – la metà di quanto il Milan incasserebbe dalla vendita del suo cartellino – Rangnick potrebbe contare su un giocatore in più a sua disposizione, un suo profilo, o il Club alzare la posta all’interno delle trattative sulla carta più complesse (l’operazione “Tonali” ad esempio, oggi più vicino a Inter e Juventus).
Sull’argomento è intervenuto anche Billy Costacurta, una vita vissuta a Milanello: «Grazie alla cessione di Donnarumma – ha detto – si possono prendere tre buoni giocatori come fatto con Theo Hernandez, Bennacer e Rebic». Tre forse è esagerato, ma il concetto alla base è lo stesso che perseguita da settimane Gazidis. Cosa fare? Nel dubbio, il Milan ha congelato la partenza di Pepe Reina, considerato anche uomo chiave per lo spogliatoio della prossima stagione. Oltre a essere perfetto nel ruolo di assistente di spogliatoio, una sorta di collante tra l’allenatore (Rangnick) e la squadra (un gruppo che si prospetta molto giovane), lo spagnolo potrebbe dare ancora molto anche in campo. Magari proprio da numero uno.
Oggi Pepe è in prestito all’Aston Villa e a fine stagione farà rientro alla base. Il suo agente ha aggiunto dettagli che sanno di conferma: «Il Milan vuole che torni e dovrà tornare. Offerte? Se qualcuno chiamerà, ne discuteremo». Intanto dalla Spagna per il dopo Donnarumma propongono al Milan Neto, portiere 30enne del Barcellona ed ex Juve. I blaugrana – ha rivelato il Mundo Deportivo – hanno scelto di promuovere in prima squadra il giovane Inaki Pena, portiere del Barcellona B.