A quasi una settimana da Lecce-Milan non si placano in Salento le polemiche per il gol del 3-2 annullato a Piccoli negli ultimi istanti del match. Quel missile a superare Maignan avrebbe potuto scrivere una pagina indelebile della storia del calcio leccese e invece i tifosi della squadra di Roberto D’Aversa si sono dovuti accontentare di una gioia a metà, un 2-2 acciuffato in rimonta nel secondo tempo dopo una grande prova del Milan fino all’intervallo. I tifosi di casa hanno gridato allo scandalo sugli spalti e nei bar, e alle parole nei giorni successivi alla partita qualche simpatico sostenitore giallorosso è passato direttamente ai fatti.
“Simpatico” è l’aggettivo più congeniale. Per fortuna nulla di eclatante, nulla di violento o di antisportivo. Una bravata invece dai contorni ironici dello sfottò. Il Milan Club Corigliano d’Otranto, una ventina di minuti di macchina a sud di Lecce, ha ricevuto un affronto dai sostenitori del club salentino: davanti all’ingresso della sede del gruppo organizzato di tifosi rossoneri, in Via Trieste, è stato bindellato il marciapiede con un nastro bianco-rosso sul quale è stato appeso un cartellino con un messaggio dal riferimento inequivocabile: “ATTENZIONE. In questo locale è vietato CALPESTARE I PIEDI!!!”
Parole che rimandano, ovviamente, al pestone di Roberto Piccoli su Malick Thiaw poco prima della conclusione poi terminata in porta e che ha fatto saltare dai seggiolini tutti i supporter leccesi presenti al Via del Mare: episodio però analizzato al VAR e considerato irregolare dalla squadra arbitrale. La protesta dallo stampo ironico è stata presa dai tifosi del Milan locale con umorismo. Nessun commento sui social e sul momento solo qualche risata. Un gesto di scherno ma circoscritto al tifo sano e positivo, tutto l’opposto ad esempio rispetto a quanto, poche settimane prima, avevano subito i ragazzi del Milan Club Salerno – un vero e proprio agguato messo in atto dagli ultras napoletani – durante la trasferta allo Stadio Maradona.