In un momento storico in cui il motto è “uniti ma distanti” anche il mondo del calcio partecipa in prima fila all’emergenza covid. In un momento storico in cui il motto è “uniti ma distanti” anche il mondo del calcio partecipa in prima fila all’emergenza Coronavirus. Gli eventi sportivi sono stati sospesi in molti paesi colpiti dall’epidemia, e le squadre stanno lavorando a stretto contatto con le autorità sanitarie per garantire la sicurezza di giocatori, staff e tifosi.
Allo stesso tempo, i giocatori stanno utilizzando la propria visibilità e influenza per diffondere messaggi importanti sull’importanza di seguire le linee guida per contenere la diffusione del virus. In queste circostanze straordinarie, il calcio si è dimostrato molto più di uno sport: è diventato un veicolo di responsabilità sociale e solidarietà, unendo comunità e sostenendo gli sforzi per affrontare questa sfida globale.
Emergenza sanitaria: anche il mondo del Calcio scende in campo
Covid: ecco le misure per far riprendere il calcio
Sono molteplici le iniziative sul web a sostegno dell’emergenza COVID-19 in Italia. Nei giorni scorsi l’AC Milan ha donato 250.000 Euro all’AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza), mentre Fondazione Milan ha lanciato una campagna di raccolta fondi in sostegno degli ospedali, ormai allo stremo a causa del numero crescente dei ricoveri. Inoltre, anche i calciatori e i dirigenti del Milan sono scesi in campo e hanno dato un calcio al Coronavirus, devolvendo un giorno del proprio stipendio in sostegno dell’emergenza sanitaria.
Uno degli ultimi protagonisti a lanciare un’iniziativa concreta è Zlatan Ibrahimovic, il quale grazie alla collaborazione con Mind The Gum (Start up della quale è testimonial) ha deciso di donare all’Humanitas l’equivalente del costo di una mascherina FFP2 per ogni pacchetto di chewing gum venduto on line, affermando che “Come nei film, i super eroi sono quelli con la maschera”.




