Zlatan Ibrahimovic vede ancora l’Italia nel suo futuro. Chiuderà la carriera in rossonero? Il Milan prende tempo: ancora nessuna valutazione.
L’affetto dei tifosi, Milano, la sua città preferita, la sua famiglia, il forte legame con il Milan, le esperienze in rossonero e il chiaro segno, positivo, che hanno lasciato sulla sua carriera da uomo di mondo, campione cosmopolita, spirito libero. Zlatan Ibrahimovic ha più di un motivo per dire “sì” e non sorprende, quindi, la sua scelta di rimanere in Italia. Al netto degli sviluppi planetari che seguiranno l’emergenza Covid-19, bisognerà capire se, come e quando la sua volontà collimerà con quella del Milan.
Il Club di Via Aldo Rossi non ha ancora preso una decisione definitiva sulla permanenza del Gigante di Malmoe, ma Gazidis sente attorno a sé la spinta della tifoseria che a gran voce chiede che Zlatan continui a far saltare San Siro. La Società si è data tempo per ogni valutazione: prenderà in esame prima il quadro generale, attenderà il delinearsi di un piano di ripresa sul quale la Lega Serie A e la Federazione hanno già iniziato a ragionare. La decisione ultima e decisiva sul grado di ripartenza, in termini di modalità e tempistiche, spetterà ai vertici governativi e al pool di scienziati coinvolti nella lotta alla pandemia.
Inquadrata la strategia di ripresa, il Milan metterà occhi e testa su ogni singola pratica aperta sul tavolo: l’allenatore, il futuro di Gigio Donnarumma tra addio e rinnovo, quello di capitan Romagnoli, la (meritata) revisione del contratto di Theo Hernandez per evitare interferenze sul mercato e, appunto, la conferma di Ibra. Che ha già un accordo verbale col Club, anche sul ritocco dell’ingaggio, ma solo a determinate condizioni: un quarto posto che oggi, oltre all’improbabilità statistica maturata fino alla sconfitta contro il Genoa, deve tenere conto della possibilità che il campionato nemmeno giunga a conclusione.
Scenario meno prevedibile. Così come la data del D-Day, o meglio dell’Ibra-Day che potrebbe dunque portare al terzo matrimonio dello svedese in rossonero. Bisognerà attendere mesi prima che Ibra e il Milan aprano insieme un dialogo sul futuro. Futuro che, da qualsiasi lato del tavolo la si voglia guardare, inevitabilmente verrà indirizzato dalla scelta del nuovo tecnico della Prima Squadra, con la corsa a due Pioli-Rangnick oggi unico scenario all’orizzonte. Per questo, non si esclude nemmeno l’ipotesi che il Milan voglia prima sciogliere il nodo sulla guida tecnica e poi quello legato alla permanenza di Zlatan. Che intanto attende dalla sua casa a Stoccolma e strizza l’occhio ai suoi tifosi: ha scelto l’Italia, lui vuole restare.